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Tutto comincia con l’indizione di un bando “RDO per l'acquisizione del servizio di potenziamento, aggiornamento e manutenzione della piattaforma software per la gestione degli avvisi pubblici della Regione Calabria CIG 67700451DF CUP J61B16000210006 – Aggiudicazione definitiva". La gara viene indetta il 5 agosto del 2016, così come recitano i provvedimenti ufficiali, “si è provveduto alla determinazione a contrarre ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 32 comma 2 del D.lgs.50/2016, per l'acquisizione del servizio di potenziamento, aggiornamento e manutenzione della piattaforma software per la gestione degli avvisi pubblici della Regione Calabria.
Si è stabilito di provvedere all'acquisizione della fornitura suddetta mediante RDO sul MEPA utilizzando quale criterio di aggiudicazione quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell'art.36 comma 2 lett. B del Dlgs 50/2016. Si è nominato RUP l'ing. Gianfranco Straface (un collaboratore di stretta fiducia del Presidente Oliverio in materia di servizi informatici e telematici). Con decreto n. 9355 del 4.8.2016 si è approvato il Capitolato e il Disciplinare di Gara redatti dal RUP, appunto l’ing. Gianfranco Straface. L’importo di tale servizio è di 190 mila euro più Iva per un totale di € 231.800,00. Fin qui niente di strano.
Ma facciamo un passo indietro. A gestire la piattaforma per la presentazione delle domande del bando, a partire dal 20 luglio 2016, “Spazi Comuni”, una società con sede a Roma. Il bando come dicevamo era stato indetto il 5 agosto e, si presume, si sia concluso a cavallo di ferragosto, una data che già di per se fa sorgere innumerevoli perplessità. Curiosamente secondo le comunicazioni ufficiali ad aggiudicarsi la gara è proprio “Spazi Comuni”, ovvero, la stessa società che aveva gestito il servizio telematico della presentazione delle domande. Fin qui tutto scritto e sottoscritto in un decreto del dirigente generale reggente dott. Giuseppe Antonio Bianco e controfirmato dall’ing. Giovanna Pisano subentrata nel ruolo di RUP all’ing. Gianfranco Straface sostituito nell’incarico con decreto n. 10937 del 19.9.2016.
Casualità incidentale? Può darsi. Tuttavia anche il meno avveduto nel consultare decreti, norme, regolamenti e codici d’appalto, si porrebbe delle semplici domande: a che titolo questa la società “Spazi Comuni” (poi risultata aggiudicataria del bando) gestiva la piattaforma per la presentazione delle domande già fin dal 20 luglio 2016? Quando gli era stato affidato questo servizio? Può darsi che a noi sia sfuggito il provvedimento, in questo ginepraio di atti amministrativi che sembra quasi costruito per aggirare la trasparenza e la partecipazione di altre aziende, può succedere che noi possa essere sfuggito qualche passaggio. Sia chiaro può darsi che tutto sia stato fatto in maniera lecita, ci mancherebbe altro. Ma può darsi che anche di no.
Può darsi che tutto sia stato fatto con la piena condivisione del Presidente (fatto che sarebbe molto grave), ma può darsi anche che il Presidente sia all’oscuro di tutto, non sarebbe la prima volta. A questo punto sarebbe opportuno, etico e, forse, moralmente un dovere, spiegare alla gente comune, agli operatori del settore, perché e per quali motivi siano state utilizzate certe procedure poco visibili ad occhio nudo per l’espletamento di questo bando. Visto la sequenza delle "casualità", sorgono naturali alcune curiosità e conseguenzialmente delle domande, anzi per essere più diretti ci viene naturale che alla curiosità si associno dei veri e propri sospetti. La società “Spazi comuni”, infatti, ha già vinto (?) numerose gare per la gestione dei servizi telematici alla Regione, come non può sfuggire ai più attenti, che la stessa società aveva già lavorato per la Provincia di Cosenza durante l'epopea Oliverio. Circostanze, indizi che di per se, potrebbero non significare nulla, ma potrebbero anche dire tutto e, dunque, solidificare i sospetti.
"Costruita intorno a te" recita un noto spot di una famosa banca italiana. Non vorremmo scoprire, magari tra qualche tempo, che il sistema informatico della Regione sia costruito intorno a “Spazi comuni Srl”, società con sede a Roma ma con riferimenti cosentini.
Pablo