La Fiamma della Speranza ha toccato Reggio Calabria, insieme al suo messaggio di inclusione e solidarietà. Il suo viaggio culminerà l’8 marzo con la cerimonia di apertura dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Torino 2025. Accesa ufficialmente ad Atene il 25 febbraio, la torcia ha ricevuto la benedizione di Papa Francesco in Vaticano, prima di attraversare l'Italia in un percorso simbolico. La scelta di Reggio Calabria tra le tappe principali sottolinea l’importanza anche nella nostra città di diffondere il messaggio di uguaglianza e partecipazione per tutti, indipendentemente dalle abilità individuali.

Reggio Calabria e il valore dell’accoglienza

La città ha risposto con grande entusiasmo, accogliendo l’evento con una cerimonia solenne che ha visto i “maratoneti” partire da piazza de Nava, davanti al Museo Archeologico Nazionale, attraversare la città su corso Garibaldi, per poi raggiungere la piazza del Duomo, dove è stata accesa la fiaccola.
Un momento toccante, carico di emozione, che ha reso ancora più tangibile il significato di questa iniziativa.

«L’accensione della fiaccola per noi è un grande colpo allo stomaco, in senso emozionale – ha raccontato ai nostri microfoni Luisa Elitro, direttore regionale Special Olympics Team Calabria –. Si accende la speranza, la chiamiamo la Fiamma della Speranza, perché ci auguriamo che la società possa essere sempre più inclusiva. C’è ancora molto cammino da fare, ma il nostro obiettivo è costruire una comunità in cui non esistano differenze».
In Duomo, alla presenza delle autorità civili e militari, oltre che religiose, anche l’Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, Fortunato Morrone, ha voluto sottolineare l’importanza dell’iniziativa, parlando di un valore che va oltre lo sport. «Inclusione significa che nessuno deve essere escluso dalle possibilità di vivere appieno la propria umanità. Questa è una bellissima iniziativa, autentica e profonda, che fa crescere tutta l’umanità. Siete una benedizione, perché seminate il bene e raccoglierete frutti di benessere per tutti».

Una missione che dura da oltre 50 anni

Special Olympics, fondato più di cinquant’anni fa da Eunice Kennedy Shriver, ha sempre avuto come obiettivo principale quello di promuovere l’inclusione delle persone con disabilità intellettive attraverso lo sport. Un impegno che va oltre la semplice competizione, e che mira a cambiare il modo in cui la società guarda alla disabilità, evidenziando le abilità piuttosto che i limiti.

Lo sport si conferma, ancora una volta, come un ponte tra le diversità, un mezzo capace di abbattere barriere e costruire legami. La torcia, nel suo viaggio, porta insieme al simbolo della fiamma anche un invito a riflettere su quanto ancora c’è da fare per costruire un mondo davvero inclusivo.

Torino 2025: l’inclusione al centro del mondo

Dal 1° al 7 marzo, la torcia attraverserà le principali località piemontesi nella Final Leg, l’ultimo tratto del percorso, che culminerà con la Cerimonia di Apertura l’8 marzo all’Inalpi Arena di Torino. Un evento di portata mondiale, che vedrà atleti provenienti da oltre 100 Paesi sfidarsi nelle competizioni invernali.

L’entusiasmo che ha accompagnato il passaggio della Fiamma della Speranza a Reggio Calabria è solo un’anticipazione di quello che accadrà a Torino. E mentre la torcia prosegue il suo cammino, Reggio Calabria saluta questo simbolo con la consapevolezza che l’inclusione è un percorso da costruire ogni giorno. Perché lo sport è davvero una bacchetta magica capace di trasformare la società. La Fiamma della Speranza brilla nel cielo d’Italia, ed anche in quello di Reggio e della Calabria, illuminando la strada verso un futuro più giusto, accessibile e inclusivo per tutti.