Enologa, chef, imprenditrice e volto noto della tv, Caterina Ceraudo è una di quei calabresi di cui andare fieri, perché riescono a far emergere l’altra faccia di una terra bella ma bistrattata, quella di chi si impegna, lavora e non s’arrende, senza prendere scorciatoie. Qualche giorno fa, la chef stellata, titolare del ristorante “Dattilo” di Strongoli, ha fatto visita al museo che sorge nelle stanze di Palazzo Marino a Santa Maria del Cedro, dedicato all'omonimo agrume. L’evento è stato promosso e organizzato da Ivano Marino, presidente del consiglio del comune guidato dal sindaco Ugo Vetere.

La promozione territoriale della Riviera dei Cedri passa anche da Caterina Ceraudo, chef stellata e volto noto del piccolo schermo. L’imprenditrice calabrese, nativa di Strongoli, nei giorni scorsi ha visitato Santa Maria del Cedro il museo dedicato all’omonimo agrume, alimento ricorrente nelle sue ricette

Alla scoperta del cedro

La chef, originaria di Strongoli, è stata accolta da Angela De Franco, responsabile del museo, e da Angelo Adduci, presidente del Consorzio del Cedro di Calabria, il quale, attraverso quadri, dipinti e opere d’arte, ha ripercorso la storia della comunità locale e spiegato l’antico legame con il mondo ebraico, suggellato proprio dall'amore in comune per il cedro, agrume dalle tantissime proprietà e dai molteplici significati.

Oltretutto, il cedro è un alimento ricorrente nelle ricette della chef, che nel suo rinomato ristorante propone menù dai sapori tipicamente calabresi. «Ha un profumo unico – ci dice - e una struttura meravigliosa che si presta a diverse lavorazioni. Io sono molto innamorata degli agrumi, mi diverto tanto a sperimentare. Il cedro, devo essere sincera, mi piace veramente molto».

Una storia di successo

Quella di Caterina Ceraudo è una storia di successo, ma anche di impegno e sacrificio. Dopo una laurea in Enologia, conseguita all’università di Pisa, e la scuola di alta formazione culinaria di Castel di Sangro, in provincia dell’Aquila, nel 2012 torna nella sua terra natia per assumere il comando del ristorante di famiglia. Appena qualche mese dopo, ottiene la prima stella Michelin. Di lì, è stato tutto un susseguirsi di progetti e sogni realizzati, apparizioni televisive e riconoscimenti portati a casa. Ma niente è dovuto al caso. «Ricordiamoci – sottolinea Caterina Ceraudo – che per arrivare a un grande successo prima e bisogna lavorare tanto, altrimenti niente ha senso, anche il sapore del successo poi non è lo stesso». Questo vale anche per la Calabria e per chi ha scelto di restare. «Lo dico sempre: cerchiamo di valorizzare ancora di più questa terra e impegniamoci tanto, crediamoci».

La degustazione

Successivamente, la chef Caterina Ceraudo ha potuto assaggiare piatti e ricette, ovviamente a base di cedro, preparati per l’occasione. «Tante cose mi hanno ispirato in questi giorni», ci dice ancora, dai sapori, agli odori, ai panorami mozzafiato che ha visto durante la sua permanenza. E tutto fa pensare che quella tra la chef calabrese e Santa Maria del Cedro è una storia professionale appena cominciata: «Sì, tornerò, perché ho tante cose da fare».