Il vicepresidente della Giunta regionale Antonio Viscomi, a seguito delle richieste avanzate in sede di incontro con le organizzazioni sindacali, ha incontrato il dirigente generale del Dipartimento “Organizzazione e Risorse Umane” Bruno Zito e la dirigente del Settore “Datore di lavoro, Sicurezza sui luoghi di lavoro e Privacy” Rosalba Barone.

 

L’incontro –informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta - è servito al vicepresidente ed assessore al personale Viscomi per fare il punto sullo stato dell’arte per quanto riguarda il primo soccorso e l’acquisizione dei defibrillatori: “La specifica professionalità della dottoressa Barone, medico e specialista in Igiene – ha detto Viscomi – è una carta importante da utilizzare al meglio per aumentare la tutela della salute e il benessere organizzativo dei dipendenti regionali”.

 

Nel corso dell’incontro si è condiviso, in primo luogo, che, ai fini della corretta gestione delle eventuali situazioni emergenziali che potrebbero verificarsi sul luogo di lavoro, sia necessario assicurare in modo capillare le informazioni utili e importanti per gestire le situazioni di necessità anche mediante la formulazione di linee guida, di opuscoli informativi e di momenti formativi specifici. In ogni caso, saranno immediatamente indicati, per ogni macrostruttura, i nominativi dei lavoratori già formati quali addetti al primo soccorso ed i nominativi dei custodi delle chiavi della cassette di pronto soccorso, distribuite in numero di cinque per ogni piano dell’edificio della Cittadella regionale.

Considerando i normali processi di mobilità e di pensionamento si provvederà a formare ulteriori lavoratori in sostituzione di quelli collocati a riposo o trasferiti in altri dipartimenti. L’auspicio è che siano tanti i lavoratori che, avendo attitudini adeguate, siano disponibili a farsi carico della questione sicurezza sanitaria. Al fine di rendere ancora più sicuro il luogo di lavoro, anche se non previsto dalla normativa, si sta provvedendo a sistemare cinque defibrillatori semiautomatici esterni (DAE), già disponibili, a piani alterni, nel corpo centrale della Cittadella; per altri cinque si è alla ricerca di una soluzione con il dirigente del Settore “Emergenze-urgenze” Salvatore Lo Presti.

 

Per l’utilizzo dei defibrillatori sono attualmente formati venti lavoratori del Dipartimento “Tutela della Salute”, che dovranno solo effettuare un brevissimo corso di aggiornamento, mentre si sta avviando l’apposito corso di formazione Blsd per sessanta dipendenti, che saranno formalmente individuati dai dirigenti generali. Anche in tal caso, l’auspicio è che nell’ottica dello spirito di altruismo e solidarietà siano gli stessi lavoratori, qualora dotati di attitudine e capacità a gestire le emergenze, a proporre la propria candidatura a formarsi. Inoltre qualora eventuali lavoratori siano già in possesso del predetto corso potranno comunicare il proprio nominativo e produrre copia dell’attestato per entrare a far parte del gruppo degli utilizzatori dei defibrillatori. E’ inoltre in fase di organizzazione il corso di formazione “addetti antincendio rischio alto” per cinquanta lavoratori della Cittadella, che sarà svolto dal Comando dei Vigili del Fuoco. La sorveglianza sanitaria sui lavoratori è stata effettuata nei tempi dovuti e si procederà, a breve, ad eseguire quella sui lavoratori trasferiti dalle Province.

 

Si provvederà, a monitorare le situazioni di sicurezza e salute dei lavoratori operanti presso le sedi dislocate sul territorio, per le quali già si stanno attuando dei sopralluoghi da parte delle competenti strutture, al fine di mettere tutto il personale regionale nelle condizioni di lavorare in un ambiente sereno e salubre. A conclusione dell’incontro il vicepresidente ha chiesto agli intervenuti  di impegnarsi per raggiungere nei tempi più brevi un altro importante ed utile risultato: “Se consideriamo – ha detto - la costante e numerosa presenza quotidiana, circa duemila dipendenti ed in più tutti gli utenti, è necessario attrezzare al più presto la Cittadella di un punto di infermeria in grado di assicurare interventi di primo soccorso in attesa dell’arrivo del 118 o anche solo un lettino dove potersi stendere: per questo stiamo creando, assieme ad altri comparti, anzitutto le giuste sinergie istituzionali e dipartimentali”.