Agitatore di menti, poeta del reale, profeta, soprattutto profeta. Nessuna definizione riesce a completare Pier Paolo Pasolini, nessun concetto predefinito può ingabbiare un pensiero così vasto come quello di un autore che ancora oggi, a cento anni dalla sua nascita e a quasi mezzo secolo dalla sua tragica morte, parla non solo al nostro presente, ma al futuro. Il docente Unical in Discipline dello Spettacolo, Carlo Fanelli, ha curato il saggio Pasolini e la Calabria. Atti del Convegno di Acri (24-25 marzo, 2023), pubblicato per i tipi di Pellegrini Editore, riuscendo a restituire gli aspetti anche più nascosti e illuminanti di uno dei più grandi intellettuali del XX secolo.

«I contributi raccolti hanno permesso di riportare alla luce il complesso rapporto di Pasolini con la Calabria e di approfondire aspetti meno noti della sua produzione poetica, letteraria e cinematografica. Un dettaglio interessante riguarda il Premio Crotone, che Pasolini vinse nel 1959 con "Ragazzi di vita". Questo riconoscimento, allora molto prestigioso, lo riscattò in qualche modo dall'esclusione subita al Premio Strega.

Tempestoso il rapporto tra Pasolini e la Calabria. «Già nel 1952 - racconta Fanelli - nel reportage "La lunga strada di sabbia", Pasolini aveva espresso un giudizio controverso su Cutro, descrivendola come un Far West, abitata da "banditi e mogli di banditi". Questo scatenò una reazione indignata da parte del sindaco dell'epoca, che arrivò persino a denunciarlo. Pasolini cercò di chiarire il significato delle sue parole in una lettera su “Paese Sera", spiegando che con “banditi” intendeva coloro che la società aveva emarginato, ma io credo che intendesse altro. Negli anni '60 girò qui una parte importante del “Vangelo secondo Matteo”, scegliendo una donna di Crotone come protagonista. Inoltre, si legò a intellettuali calabresi come Francesco Leonetti, che collaborò con lui alla sua rivista. Non molti sanno che Pasolini finanziò personalmente la ricostruzione di un ponte crollato in Calabria: un gesto concreto che dimostra quanto gli stesse a cuore questa terra».

Le prossime tappe del booktour – che a Mesoraca ha fatto il paio con una bella mostra fotografica – toccheranno il 6 aprile Cariati e il 10 aprile Bisignano. «Prevedo di andare a Roma per un evento in un centro culturale di rilievo. Ci sono molte altre date in programma - conclude Fanelli - segno che Pasolini è ancora estremamente attuale e continua a suscitare dibattito»