Nel corso dell’iniziativa sono stati resi noti i dati riguardati l’attività interna alla casa circondariale e le strategie adottate per garantire la sicurezza dei detenuti in pandemia
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Nei giorni scorsi, nel rispetto della normativa emergenziale in materia di Covid, si è svolta la Festa della Polizia Penitenziaria di Palmi, in occasione del 240esimo anniversario della fondazione del Corpo. In tale occasione, riferisce una nota stampa, nella Sala conferenze della Casa circondariale di Palmi, il direttore Mario Antonio Galati e il comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria Domenico Paino hanno ricevuto le autorità presenti e il personale dell'amministrazione penitenziaria, procedendo alla lettura dei messaggi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (letto dall'Assistente Capo Elisabetta Borgese), della ministra Marta Cartabia (letto dal vice ispettore Domenica Surace) e del capo del Dipartimento Berardo Petralia (letto dall'assistente capo coordinatore Romina Cipri) alla presenza del vescovo della Diocesi Oppido - Palmi mons. Francesco Milito, del vice sindaco del Comune di Palmi Soccorsa Bruno, del sostituto procuratore Adriana Di Vaio, del comandante del Comando Compagnia dei Carabinieri di Palmi Maggiore Lorenzo Lega e del comandante della Polizia Municipale di Palmi Maggiore Francesco Managò.
Nella lettura dei messaggi è emersa la determinazione e il sacrificio riconosciuti alla Polizia Penitenziaria durante la gravissima pandemia in corso, che ha causato anche la morte di alcuni agenti di polizia penitenziaria in servizio negli istituti italiani. Durante questo difficile periodo, la Polizia Penitenziaria ha saputo affrontare fortissime tensioni all'interno degli istituti penitenziari, nonchè il costante rischio di focolai fra il personale e la popolazione detenuta.
Le attività della Polizia penitenziaria
Al termine della lettura dei messaggi, la speaker della cerimonia, assistente capo coordinatore Triestina Buccafusca ha introdotto l'intervento del comandante Paino sull'attività operativa del Reparto di Polizia Penitenziaria. Paino ha sottolineato che la gestione del virus e le relative implicazioni in tema carcerario hanno totalmente condizionato il lavoro del Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Palmi.
Nel 2020 sono stati registrati 302 ingressi, di cui 140 dalla libertà e 162 da altri istituti e nel 2021 sono stati registrati 122 ingressi, di cui 74 dalla libertà e 48 da altri istituti.
L'attività di Polizia Giudiziaria del Reparto ha prodotto 19 comunicazioni di notizie di reato per reati commessi dai detenuti nei confronti del personale, 3 comunicazioni di notizie di reato per danneggiamento di beni dell'amministrazione, 1 per aggressioni fra detenuti e 2 per rinvenimento di telefoni cellulari all'interno dell'istituto.
Le video-conferenze
Nonostante il periodo di sofferenza, il Comandante Paino ha evidenziato come elemento positivo quello della gestione delle videoconferenze che necessariamente, anche per le norme di tipo emergenziale, ha avuto un'impennata nell'ultimo anno e mezzo, evitando l'uscita di detenuti dall'istituto e garantendo in tal modo una maggiore sicurezza. Dal mese di marzo 2020 sono stati 145 i detenuti che hanno effettuato udienze tramite la piattaforma Teams, con particolare riferimento agli interrogatori di convalida o alle udienze con i Tribunali di Sorveglianza. Relativamente al settore MultiVideoConferenze, ben 989 sono stati i detenuti, di cui 290 provenienti da altre sedi, che hanno effettuato udienza in videocollegamento presso la Casa Circondariale di Palmi fra il 2020 e il 2021.
I cambiamenti durante la pandemia
Dopo l'intervento del Comandante del Reparto, è stata la volta del direttore dell'istituto Mario Antonio Galati che nel proprio messaggio di auguri ha sottolineato che la pandemia ha prodotto cambiamenti e innovazioni da cui non si potrà più tornare indietro, quali le nuove e sempre più frequenti modalità di comunicazione tramite videochiamata, sia nelle relazioni fra operatori penitenziari a distanza, sia fra i detenuti e i propri familiari. Il direttore ha poi voluto soffermarsi sul ruolo della famiglia dell'operatore penitenziario, che in questo periodo ha accompagnato e condiviso le sofferenze dei propri congiunti che lavorano nel mondo penitenziario.
Inoltre, non poteva mancare il ricordo del personale di Palmi scomparso negli ultimi anni, con particolare riferimento al Maresciallo Filippo Salsone, al quale è intitolata la Casa circondariale di Palmi, Vittima del Dovere ed insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile.
Nei giorni a seguire, in occasione della ricorrenza di San Basilide, presso il Piazzale della Casa Circondariale di Palmi è stata celebrata dal cappellano monsignor Silvio Mesiti la messa di commemorazione del Santo Patrono del Corpo di Polizia Penitenziaria. In tale occasione, oltre al personale dell'amministrazione penitenziaria, era presente un nutrito gruppo di pensionati del Corpo di Polizia Penitenziaria.