VIDEO | L'iniziativa illustrata nel corso di una conferenza stampa. Il parere espresso dai cittadini su questioni che riguardano la vita e il futuro dei territori non sarà vincolante
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«La Regione Calabria è la prima amministrazione in Italia a rendere operativa la direttiva europea attraverso la quale l'unione sollecita gli enti locali e regionali ad incentivare lo strumento della consultazione pubblica online finalizzata al coinvolgimento dei cittadini». Lo ha dichiarato questa mattina il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, presentando alla stampa il nuovo portale www.consultazionipubbliche.it affiancato nell'iniziativa da Agostino Miozzo e dal dirigente generale del dipartimento Programmazione unitaria Maurizio Nicolai.
La piattaforma
«L'Europa lo richiede a tutte le amministrazioni pubbliche - ha aggiunto - nessuno lo ha mai fatto. La Calabria è partita oggi con questo sito che sarà utilizzato per chiedere ai calabresi la loro opinione su argomenti che il governo regionale vuole affrontare e per i quali ritiene utile consultare i calabresi».
«Chi decide ha sempre l'onere di dover scegliere, assumendosi la responsabilità della scelta. Io ho detto più volte che bisogna fare quello che è giusto e non quello che è popolare perché quello che è giusto se è giusto diventerà anche popolare. Però l'opinione dei calabresi su alcune questioni che riguardano la vita e il futuro dei territori è una opinione che chi governa ha l'obbligo di raccogliere e considerare assieme alle altre variabili prima di assumere una decisione».
Le opinioni espresse non saranno vincolanti e la Regione successivamente divulgherà i risultati della consultazione pubblica elaborando i dati per area geografica, per genere, per età così da comprendere anche come si divide l'opinione dei cittadini in relazione a particolari profili socio-demografici.
«La piattaforma sarà da domani in poi popolata dai calabresi che si iscriveranno. La risposta alle domande sarà del tutto anonima, appena avremo una banca dati tale da poter rendere oggettivo il risultato delle comunicazioni partiremo con i primi quesiti sulle questioni che il governo regione e la giunta regionale ritenerrano di dover sottoporre ai calabresi».