Il consorzio regionale è in crisi di identità, non paga gli stipendi, subisce pignoramenti a raffica eppure spende quasi 17.000 euro per «un evento pubblico» che si consuma nell’arco di poche ore. Mattinata agrodolce quella di venerdì prossimo, perché al Centro agroalimentare di Lamezia è in programma un incontro istituzionale dal titolo roboante - «presentazione ed illustrazione dei percorsi e delle prospettive future» - e dal costo alquanto ingente.

 

Poco male che il Corap, l’ente subregionale che ha accorpato i 5 consorzi provinciali per l’industrializzazione, si «presenti» e si «illustri» a quasi un anno dalla sua travagliata nascita; nessun problema che a farlo, con appuntamento annunciato per le 11, siano un paio di dirigenti regionali e della sua struttura – che quindi non sosterranno spese di missione esorbitanti, visto che la loro sede di lavoro è in qualche caso dove si tiene la manifestazione o al più a Catanzaro – e, infine, nessuno avrebbe da ridire che a concludere «l’evento pubblico» sia il governatore Mario Oliverio, certamente per porre il suggello politico su un’amministrazione domestica che si dimena da mesi tra decreti ingiuntivi e proteste sindacali.

 

Più problematico è invece il conto, salato per i calabresi, per il tipo di autopromozione di un paio di ore che il Corap farà: 16.700 euro attesta il decreto n° 58 del 24 aprile della commissaria Rosaria Guzzo. Alla vigilia della Festa della Liberazione, la dirigente regionale chiamata nel giugno scorso alla guida dell’organismo che controlla le aree industriali, si libera dell’incombenza di una organizzazione a stretto giro – lunedi per un incontro da tenere venerdì - e accetta il preventivo presentato dalla ditta “55CEventi Srl”. Illuminante leggere quel che nel suo atto la Guzzo attesta, a proposito di una «presentazione e illustrazione» che si terrà quando nessuno avrebbe il tempo, con la festa di mezzo, neanche per realizzare una locandina di invito o una brochure: «Sono stati richiesti a tre ditte operanti nel settore di interesse preventivi di spesa in ordine alla fornitura del servizio relativo alla organizzazione dell’evento succitato».

 

Il settore dovrebbe essere quello degli “eventi”, quindi, e nel decreto non vi sono riferimenti ad attività di comunicazione da pagare. Sarebbe diverso, cioè, se la ditta aggiudicataria avesse ricevuto l’incarico anche per realizzare pubblicazioni, stampe o spot pubblicitari. Ma di tutto ciò non c’è traccia e quindi chi legge scopre – e ancora la Guzzo a scriverlo – che «il nuovo ente intende organizzare un evento pubblico di presentazione e illustrazione dei percorsi e delle prospettive future del Corap». Da qui, e solo per l’incontro programmato nella mattinata di venerdì, la scelta finale che premia la ditta che ha sede a Rende, preferita alla “Spotchannel Sas” che in pari data – il 21 aprile – aveva presentato un preventivo di 18.600 euro. Per la cronaca vanno aggiunti i nomi dei conferenzieri: Fortunato Varone, Francesco Venneri, Filippo Valotta, Aldo Fuduli (dirigenti regionali o del Corap commissariato), lo stesso commissario Guzzo e poi l’assessore Carmela Barbalace, oltre al governatore. Un “tavolo ricco” che «illustrerà e presenterà» anche la soluzione trovata per pagare i 14 stipendi arretrati dei dipendenti della sede di Reggio Calabria?

 

Agostino Pantano