VIDEO | Angelo Versaci, vigile urbano, fu ucciso nel 1990 sotto casa a Calanna, nel Reggino: il suo è un delitto impunito. La figlia lo ricorda attraverso i racconti della madre e dei suoi parenti. La sua è una delle storie calabresi nella Giornata della memoria celebrata da Libera
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Neppure la voce ricorda. Troppo pochi i mesi e troppo poco il tempo insieme prima di quella sera di settembre in cui il destino della sua famiglia cambiò per sempre. «Mi manca la sua voce perchè non la conosco. All'epoca non c'erano gli smartphone con cui registrare video. Ho solo alcune foto in cui mi teneva in braccio. Non ho altri ricordi». Valentina aveva soltanto pochi mesi quando con la sorellina Isabella subì l’insanabile perdita del papà. Angelo Versaci, vigile urbano di Calanna, comune tra le falde dell'Aspromonte e lo Stretto di Messina, fu ucciso sotto casa da mano rimasta ignota la sera del 3 settembre 1990.
Ospite del format A Tu per Tu negli studi del Reggino.it, Valentina ha condiviso con noi l’esempio del papà di cui, venuta a conoscenza grazie ai racconti della madre Annamaria e dello zio paterno Domenico con la moglie Liliana, oggi insieme alla sorella Isabella è fiera e orgogliosa. Appassionato di calcio e caccia, Angelo Versaci fu un uomo evidentemente onesto, coraggioso e integerrimo.