Il Natale incide tantissimo sul sistemo produttivo, a Crotone ancora di più, così come in tutte le zone più depresse. Scarsa rappresentatività istituzionale in Regione e ritardi infrastrutturali sono temi all’ordine del giorno per corpi intermedi, e la nuova Camera di Commercio che ha accorpato la città di Pitagora a Catanzaro e Vibo proprio quando ci si apprestava a preparare l’appuntamento più importante dell’anno, non era certo novità annoverata tra gli auspici favorevoli.

L'accorpamento rappresentava, nei 15 mesi precedenti a guida commissariale, la conclusione di un percorso intrapreso già da qualche anno: ufficialmente per rispondere in maniera più efficace alle esigenze delle aziende, ed in generale di tutti gli attori del mondo economico in uno spartito profondamente cambiato (e sempre in costante, veloce, mutamento) rispetto a qualsiasi passato. È stato comunque avviato un processo di razionalizzazione e ridisegno delle strutture e delle competenze e, soprattutto, teso alla comprensione di un sistema camerale che non può certo prescindere da rapporti ed incontri istituzionali che, a Crotone, ha visto la nuova Vice Presidente Emilia Noce accompagnare il Presidente Pietro Falbo in città, anche in visita al Sindaco Voce; e certamente non solo per scambiarsi auguri.

Centro storico di Crotone

Ed il Presidente Falbo ha parlato chiaro all’uscita dall’incontro: «Basta polemiche e rivendicazioni territoriali, abbiamo aziende e sistemi produttivi che non hanno tempo e risorse per piangersi addosso, vanno avanti e si attendono da noi di saperli mettere a sistema» ha specificato il nuovo presidente unico di Vibo, Crotone e Catanzaro. Emilia Noce va oltre, proprio in funzione dell’intraprendenza dimostrata dai suoi colleghi in occasione del Natale.

«Tutti, e praticamente solo privatamente, hanno letteralmente acceso negozi, strade e piazze pubbliche -ha rivendicato con orgoglio Emilia Noce che non ci sta a fare la “semplice” rappresentante del territorio - e questo è il modo che abbiamo di dimostrare che stiamo assieme, dopo aver aperto le saracinesche delle nostre attività. Le istituzioni devono solo valorizzare questo spirito, così come è avvenuto per gli esercenti del centro storico, che stanno anche dando una mano nell’organizzare la differenziata nella città vecchia».

Ed allora ci siamo andati nel centro storico, e vi dobbiamo raccontare qualcosa di nuovo, proprio rispetto a quella parte di città produttiva che risponde a prescindere, anzi che cresce attraverso organizzazione e visione, siamo arrivati in un clima natalizio “ospitato” con musica, prodotti enogastronomici e cocktail da campioni del mondo che sta cercando di organizzare una movida che rispetti i tempi della hospitality!

«Oramai hanno cercato di criminalizzare la parola movida, a me piace il concetto di ospitalità; dopo tre anni di rinunzie e sacrifici, la gioia di oggi deve essere messa a sistema», ci dice Domenico Federico dell’Alexander già insignito col premio Angelo Zola per giovani barmen, diventando prima Campione d’Italia e poi del mondo a Singapore.

Centro storico di Crotone

 

«Così come non dobbiamo avere paura di confrontarci con il termine “civiltà”; aiutarci per mettere a sistema differenziata ed altri servizi essenziali per la città vecchia e dimenticata, significa acquisire autorevolezza per pretendere dalle istituzioni servizi e puntualità» ha intonato come e meglio della band che anima il piazzale del suo locale. Ecco se il buongiorno del vicino 2023 troverà uno spartito per far coesistere consapevolezza e responsabilità, allora anche i corpi intermedi, magari, avranno altri temi che non siano sempre quelli, purtroppo ancora “cantati”, di un campanilismo, francamente, non più sopportabile, a Natale così come tutto l’anno!