Francesco Carlo è un rapper-poeta che porta la scrittura nelle carceri minorili. La sua storia nell'ultima puntata di Vis à Vis su LaC Tv
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«Kento è un personaggio del cartone animato Daltanious, un principe che dopo aver vinto una lotta interplanetaria fonda una repubblica, ma è anche l’anagramma fonetico di Tenco, Luigi Tenco il cantante preferito di mia madre», Francesco Carlo, in arte Kento, ha raccontato tanto di sé nella puntata di ieri di Vis à Vis con Paola Bottero.
Francesco nasce alla fine degli anni Settanta a Reggio Calabria e fin da bambino ha una forte passione per la scrittura e la musica; scrive giovanissimo i primi testi rap, poi si trasferisce a Roma per l’università dove studia Filosofia del Diritto e successivamente inizia a lavorare nella comunicazione. La passione per la scrittura però è più forte e così in modo naturale diventa il suo lavoro: «È bello alzarsi la mattina e pensare alla scrittura, al racconto, alla creatività: è come non lavorare mai», rivela Kento con un sorriso.
Ma scrivere vuol dire in qualche modo entrare nella vita di chi ti legge o ti ascolta e dietro la passione di Kento c’è la voglia di cambiare le cose, emozionarsi ed emozionare. «La cosa più bella che ho fatto fino ad oggi è il lavoro nel carcere minorile iniziato diversi anni fa con un laboratorio di scrittura ed evoluto in diversi progetti: è una realtà in cui ti rendi conto che c’è realmente bisogno di te perché puoi cambiare qualcosa nella vita dei ragazzi detenuti. Con loro hai subito la sensazione che prendano qualcosa da te e anche tu prendi tanto da loro»
È possibile rivedere l'intera puntata di Vis à Vis su LaC play.