La Calabria ha perso il suo cantastorie. Il maestro Otello Profazio è deceduto la scorsa notte gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, dove era stato ricoverato in gravi condizioni. Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, su twitter ha voluto manifestare il suo cordoglio per quello che «è stato un simbolo genuino per tante generazioni, riuscendo sempre a interpretare il sentimento più autentico delle nostre tradizioni». Inoltre il governatore ha affermato: «Con la scomparsa di Otello Profazio perdiamo un pezzo importante di storia e di cultura della Calabria».

Oltre a Occhiuto, in tanti hanno voluto rendere omaggio all’artista calabrese.

Il presidente del Consiglio regionale Mancuso: «Un vero e proprio monumento della musica popolare italiana»

«Viene meno un vero e proprio monumento della musica popolare italiana. Una leggenda vivente dalle enormi capacità artistiche e dalla spiccata sensibilità umana, specie nei confronti dei soggetti più fragili e indifesi a cui ha dedicato canzoni e ballate straordinarie. Ma anche uno dei più grandi cantastorie di tutti i tempi che ha raccontato l’anima della Calabria e del Mezzogiorno, enfatizzandone i pregi senza mai nascondere vizi e contraddizioni». Lo dice il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso appresa la notizia della morte di Otello Profazio. Aggiunge: «Come hanno scritto sociologi e scrittori che hanno indagato in profondità la sua musica e i suoi testi, di lui parleranno per sempre i libri di storia. Il suo ricordo, nei calabresi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarne l’estro creativo e l’acuto senso dell’umorismo, non verrà mai meno. Alla famiglia e ai suoi amici più cari le condoglianze mie personali e del Consiglio regionale che rappresento».

Irto (Pd): «La Calabria perde un pezzo importante della propria storia ed arte»

«Con la morte di Otello Profazio, la Calabria perde un pezzo importante della propria storia ed arte, perde un ambasciatore della calabresità conosciuto nel mondo». Lo afferma il senatore Nicola Irto, segretario del Pd calabrese. «Le melodie di Profazio – continua Irto – sono state apprezzate nella nostra regione e in tutta Italia, per la forza della sua musica e perché frutto della ricerca di un intellettuale profondo che, forse, siamo riusciti a valorizzare poco, come purtroppo spesso accade con le nostre eccellenze. La sua empatia verso il prossimo – precisa Irto – è stata totale e perciò gli è stato facile diventare punto di riferimento per i calabresi nel mondo, che hanno avuto modo di accoglierlo e ascoltarlo con grande entusiasmo in America, Australia, Argentina e ovunque, all’estero, abbiano creato comunità». «Profazio – ricorda il senatore dem – ha vinto un disco d’oro e venduto un milione di copie grazie alla potenza del folk e al proprio messaggio di rivincita sociale, nel quale si è potuto riconoscere l’intero Mezzogiorno. Potrei elencare mille suoi successi, dal premio Tenco alle partecipazioni a Canzonissima. Custodiremo vivo il ricordo Otello Profazio, calabrese autentico capace di portare nel mondo la propria arte, la sua idea di Calabria e di Sud insieme – conclude Irto – ad una spinta di riscatto, mai ipocrita e sempre realista, che dovremmo essere in grado di trasmettere alle nuove generazioni».