L'ateneo capitolino sembra determinato ad attivare un corso di laurea anche in autonomia ma il Coruc apre a una terza via
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Il corso di laurea in Medicina a Crotone si farà ma probabilmente estromettendo dall’operazione l’università privata Link. L’ultima parola sul caso, che nei mesi scorsi ha creato una forte contrapposizione tra gli atenei di Catanzaro e Cosenza, la dirà il comitato dei rettori convocato domani per esaminare – dopo una serie di rinvii – la nuova offerta accademica.
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Il corso in Medicina a Crotone
Quel che può dirsi certa per ora è la determinazione dell’ateneo privato capitolino all’attivazione di un corso di laurea in Medicina a Crotone avendo, infatti, già recapitato ben due differenti proposte. La prima per l’avvio di un corso interateneo con l’università Umg di Catanzaro, forte di una convenzione già sottoscritta con l’ateneo catanzarese durante la gestione De Sarro.
In solitaria
La seconda, invece, in solitaria probabilmente subodorando l’aria avversa che da qualche tempo spira sulla prima proposta fin dall’inizio osteggiata dal rettore dell’Unical Nicola Leone, adesso presidente del Coruc. L’assemblea di domani dovrà esprimersi su entrambe, e della partita sarà anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, chiamato ad esprimersi con un parere vincolante.
Il compromesso
Tuttavia, il caso che nei mesi scorsi aveva provocato roventi polemiche potrebbe sgonfiarsi beneficiando anche dei mutati assetti all’interno del Coruc ma a tutto svantaggio dell’università privata. Nelle ultime settimane pare essere maturata una posizione di compromesso che potrebbe portare ad una pace tra gli atenei di Cosenza e Catanzaro, quest’ultimo guidato oggi dal nuovo rettore, Giovanni Cuda, dopo il congedo del predecessore Giovanbattista De Sarro.
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La terza via
La terza opzione che potrebbe trovare strada nella seduta in programma domani è, invece, quella dello spostamento della sede didattica a Crotone del corso di laurea interateneo in Medicina già attivo a Cosenza, che nel frattempo ne ha attivato uno nuovo e in autonomia da Catanzaro. I due atenei dovrebbero così impegnarsi a garantire anche sulla potenziale sede crotonese una offerta didattica adeguata, congrui investimenti e la presenza di docenti per le lezioni del triennio.
Cambio di rotta
Un deciso cambio di rotta rispetto all’idea iniziale che prevedeva ingenti investimenti da parte del socio privato per attirare in loco studenti esclusi dalla graduatoria statale ma ugualmente determinati ad acquisire, anche pagando, il titolo accademico.