Le elezioni nel Grande Oriente d’Italia si tingono di giallo. Dopo la pubblicazione dei risultati da parte dell’agenzia Novecolonne e del Sole 24Ore, arriva una nota del Goi a spiega che si tratterebbe di fake news e che non ci sarebbero risultati ufficiali. 

Le scorie di una campagna elettorale lunga e densa di veleni si riverberano anche sull’esito delle elezioni. È un’agenzia delle 15,32 a diffondere la notizia della vittoria di Leo Taroni, candidato proposto in discontinuità con la gestione dell’uscente Stefano Bisi. Poco dopo, nelle chat che hanno seguito lo spoglio con accese discussioni arriva anche il servizio del Sole 24Ore che pare sugellare il risultato. Sorpresa: il Goi nel tardo pomeriggio diffonde una nota che smonta la tesi della vittoria di Taroni, che si era presentato come candidato antimafia. Ecco il testo: « Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi comunica che, al termine delle operazioni elettorali di apertura delle buste ad opera degli Uffici Elettorali Circoscrizionali, sono stati diffusi con l’abusivo uso dell’emblema del Grande Oriente d’Italia asseriti exit poll attestanti risultati non verificati dalla Commissione Elettorale Nazionale che, a mente dell’art. 114 del Reg. Goi, è l’unico organo associativo deputato a risolvere eventuali contestazioni e determinare la cifra elettorale nazionale di ciascuna lista».

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«A ciò si aggiunga – continua la nota – che è stato, altresì, diffuso, un file audio contenente la registrazione di un messaggio vocale di un sedicente candidato autoproclamatosi Gran Maestro il quale afferma di avere conseguito un vantaggio di 27 voti in considerazione di schede ingiustamente annullate ed il cui computo gli sarebbe stato garantito come valido dalla Commissione Elettorale Nazionale. Si invita, pertanto, a non dar credito a tali fake news o improprie esternazioni e ad attendere l’esito dell’attività di verifica della Commissione Elettorale Nazionale».

Insomma, il risultato è ancora in gioco. E tra Leo Taroni e il calabrese Tonino Seminario ballano pochissimi voti, con una netta spaccatura delle logge tra Nord (per Taroni) e Sud (per Seminario). La battaglia non è ancora chiusa, i veleni resisteranno anche all’esito finale.