Una vera icona radiotelevisiva: erano i ruggenti anni 80 quando un giovane vestito di bianco si propose e si impose in Tv parlando di musica in modo fresco e rivoluzionario. Si trattava di Carlo Massarini, oggi meno rivoluzionario ma sempre fresco, il quale ha offerto un saggio delle sue conoscenze artistiche al Museo del Rock di Catanzaro, presentando due suoi libri.

Pomeriggio da incorniciare al Museo del Rock di Catanzaro dove per la prima volta ha fatto tappa Carlo Massarini, iconico conduttore televisivo e grande esperto di musica

I libri e le preferenze

«Io scrivo libri molto personali, non faccio enciclopedie – ha detto al nostro Network LaC –  quindi non troverete schede ma il racconto di quello che ho visto. Uno è 69-82, l'altro è 2010-2023, quindi sono due mondi musicali completamente diversi, tenuti però collegati da alcuni artisti che c'erano allora, ci sono anche nel secondo libro»

Massarini ma quali sono gli artisti pre e post 2000 più apprezzati dal raffinato Mr. Fantasy?
«Allora, non posso non considerare i Traffic, che sono stati il mio gruppo preferito, e il secondo, Jackson Browne, Late for the Sky, è stato l'album che mi è entrato di più dentro, l'anima. Due brani invece dell’altro libro? Mah, io penso Battiato. E per un secondo album… umh… dovrei pensare a uno che ho amato molto nell'ambito del rock degli ultimi anni, facciamo Peter Gabriel».

Museo ed autotune

L'invito di Piergiorgio Caruso in un museo sempre più piccolo per qualità e quantità di iniziative non lo ha lasciato indifferente. «Beh, sono rimasto esterrefatto, nel senso che Piergiorgio ha messo insieme una collezione soprattutto di manifesti, ma anche di dischi assolutamente straordinaria, come dire, un cesto del tesoro da vedere».

Poi una domanda su cui si apre senza battere ciglio: l’autotune è una blasfemia?
«L'autotune è uno stile – controbatte tranquillamente Massarini –  come ce ne sono stati altri nella musica, ce ne sono altri che hanno rovinato, la musica degli anni 80 è stata rovinata dalle batterie elettroniche troppo semplici o dalle tastiere elettroniche senza capo né coda. Spero che l'autotune nel futuro venga considerato in questa maniera».