«Il suo ultimo intervento, consegnato agli organi di stampa dopo lo scrutinio delle elezioni regionali, è stato un vigoroso appello per il rinnovamento della sinistra. Senza tanti giri di parole, com’è sempre stato nel suo stile, ha auspicato che gli attuali gruppi dirigenti si facessero da parte».

Così Gianfranco Manfredi, Vito Teti e Filippo Veltri ricordano Costantino Fittante, storico militante, politico e dirigente del Partito comunista e della sinistra calabrese.

«Ha chiesto una svolta generazionale, “aria nuova” per dare spazio a un nuovo gruppo dirigente, fatto delle migliori espressioni delle nuove generazioni di calabresi: “in grado di imprimere un processo di rinnovamento – sono parole sue – nei contenuti, nelle forme e soprattutto nella capacità politica di intercettare le istanze reali dei cittadini calabresi”».

«Aveva una straordinaria capacità di essere lucido nell’analisi, tagliente nella critica e appassionato nelle proposte, Costantino Fittante, dirigente politico, parlamentare regionale e nazionale impegnato fino a ieri con spirito generoso di “volontariato sociale, civile e culturale».

«Se n’è andato senza essere mai venuto meno dal fronte della sua militanza per il cambiamento e l’affermazione di una società più progredita e più giusta. Da giovane militante comunista prima, dal ’48 agli anni Cinquanta, poi da dirigente del Pci, da sindaco di Sant’Eufemia Lamezia, poi negli anni ’70 da Consigliere regionale per tre legislature, esponente di primo piano del suo partito anche con incarichi nazionali e da parlamentare, eletto nell’83 alla Camera dei Deputati».

«Non aveva bisogno di cariche pubbliche, comunque, per esprimere la sua militanza. L’ha confermato col respiro largo impresso all’associazione “Riforme-Democrazia-Diritti” che ha promosso decine di iniziative di impegno culturale e civile, soprattutto sul fronte del contrasto alla ‘Ndrangheta e ai poteri criminali».

«Costantino Fittante, che per noi è stato anche un amico carissimo, è riuscito in tutto l’arco della sua esistenza ad essere nel contempo testimone attento e onestissimo e protagonista serio e intransigente».

«E anche gravemente ammalato, nelle ultime settimane, non s’era arreso. Volevamo perciò promuovere un incontro pubblico, per approfondire e confrontarci insieme sui contenuti del suo recentissimo appello-proposta per il rinnovamento della sinistra in Calabria. S’era fissato il tema e la data, quella del prossimo martedì 30 novembre e avevamo concordato che avrebbe registrato un suo intervento-video essendo impedito a garantire la presenza fisica».

«Siamo certi che avrebbe parlato, come sa bene chi lo ha conosciuto, senza infingimenti, confermando il suo stile battagliero, appassionato, sempre improntato a coerenza e rigore».