Il commissario Giuffrè commenta la polemica che riguarda l'evento di sabato prossimo: «Non ci sono motivazioni amministrative per non concedere gli spazi»
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Manca ancora una settimana ma già la polemica è montata. La presentazione del libro di Vladimir Putin sul conflitto fra Russia e Ucraina che si terrà a Rende ha fatto storcere il naso a più di qualcuno. In particolar modo all'associazione di promozione sociale Ucraina-Calabrese Salo, che ha contestato la vicenda agli amministratori del comune. La concessione della sala del "Museo del Presente", infatti, arriva proprio dal Municipio. In un momento storico estremamente particolare, con il conflitto russo-ucraino sempre più acceso, i componenti di Salo hanno ritenuto l'evento non adeguato. A presentare il libro sarà Francesco Toscano, esponente calabrese di "Democrazia Sovrana e Popolare". Insieme a lui l'ex Ambasciatore italiano in Armenia Bruno Scapini e Giuseppe Modaferri, del Centro Studi Federico Caffè.
Il commissario: «Amministrativamente non ci sono motivi per non concedere la sala»
Uno dei commissari prefettizi di Rende, Santi Giuffré, da noi contattato telefonicamente, ci spiega perché per la presentazione del Libro di Putin su Russia e Ucraina sia stato concesso il Museo del Presente. «Sappiamo che ci sono state delle lamentele da parte di un'associazione, ma amministrativamente non ci sono motivi per non concedere la sala». Questo perché, aggiunge ancora il Commissario, «la concessione è un atto amministrativo. Abbiamo ovviamente informato le autorità competenti di tutte le problematicità».
Il commissario, dunque, in questo caso non può negare la sala del Museo del Presente. «Nel momento in cui pagano la sala e non ci sono criticità amministrative, noi dobbiamo concedere la sala. Poi io posso pensarla diversamente da chi sta presentando il libro di Putin sull'Ucraina - precisa - ma la concessione della sala è un atto puramente amministrativo».