Il 20enne è volontario del Corpo italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta. La madre: «Vederlo tornare a casa soddisfatto per quello che ha fatto per me è già una grande conquista»
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Francesco, 20 anni, è il primo volontario del Corpo italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta (Cisom) con disturbo dello spettro autistico. Si occupa di rendere meno noiosa la degenza dei bambini del reparto di pediatria dell'Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro grazie ad un progetto sperimentale che si chiama SuperAmabili realizzato in collaborazione con l'Associazione Le impronte del cuore.
«È un ragazzo che amo definire speciale, è un autistico ma questo non gli impedisce di parlare, leggere, scrivere, fare sport e coltivare passioni, insomma di condurre una vita tranquilla», racconta sua madre Marika, anche lei volontaria del Cisom. Quando si è iniziato a parlare del progetto SuperAmabili e dell'intenzione di coinvolgere Francesco nella prima fase sperimentale, il giovane non ha avuto nessuna esitazione: «Certo mamma, metto anche io la divisa».
Dopo il primo giorno di servizio nel reparto di pediatria, Francesco è tornato a casa ed è scoppiato in un pianto incessante, al punto che neanche i suoi familiari riuscivano a calmarlo: «Sono troppo commosso ed emozionato per questa divisa», diceva.
In questa prima fase, Francesco è impegnato nel reparto pediatrico una volta a settimana, si occupa di accogliere i piccoli pazienti e i suoi genitori, giocare con loro, accompagnarli a fare esami e prelievi. «Francesco ha 20 anni e il cuore di un bambino, vederlo tornare a casa soddisfatto per quello che ha fatto per me è già una grande conquista - spiega la mamma Marika -. La risposta dei bambini e dei loro familiari è stata positiva, per quanto sia un ragazzo di quasi 1.90 di altezza si mostra tranquillo e accogliente ai loro occhi. Il suo modo di relazionarsi è particolare, è affettuosissimo, ha una memoria impressionante: conosce tutte le favole a memoria e gli piace leggerle ai bambini. Il mio augurio è che lui continui a stare bene, che si impegni in questo progetto che lo soddisfa e che lo fa tornare ogni giorno casa con il sorriso».
La passione per la cucina
Nei mesi del primo lockdown, la routine di Francesco è cambiata: la scuola era solo in Dad, gli impegni sportivi erano fermi, anche le lezioni di lingua che gli occupavano i pomeriggi sono state sospese. Improvvisamente si è trovato chiuso in casa e ha scoperto una nuova passione, quella per la cucina. «All'inizio si limitava a osservarmi e a passarmi gli ingredienti, è un ottimo aiuto chef, ai fornelli ha un intuito straordinario, sa quello che ti può servire durante la preparazione di un piatto. Se, ad esempio, devo preparare le polpette, lui prepara la tavola con tutti gli ingredienti. Adesso fa tutto da solo e l'aiutante sono diventata io - racconta la mamma - Abbiamo creato anche una pagina Facebook Ciccio chef, dove ci sono video di Francesco che si cimenta ai fornelli e prepara le sue specialità».