Pochi sanno che la città costiera che si affaccia sul Mar Nero fu fondata nel 1794 dalla Guardia napoletana. In breve accolse moltissimi immigrati italiani. Qui Eduardo di Capua compose una delle melodie più famose al mondo
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
Da giorni si ipotizza uno sbarco russo per accerchiare la città di Odessa. Nel mare di Crimea ci sono già diverse navi da guerra in attesa delle truppe di terra per lanciare l’attacco finale e le autorità dell’importante città portuale sul Mar Nero hanno nel frattempo chiesto ai cittadini di recarsi nei rifugi per il rischio imminente di attacco. Ma forse in pochi sanno che c’è un pò d’Italia, anzi di Napoli e di Meridione, nella storia di Odessa.
Una storia poco conosciuta lega, infatti, la quarta città dell’Ucraina per numero di abitanti a Napoli. Odessa fu infatti fondata da un ufficiale della Guardia Napoletana nel 1794, su ordine della zarina russa Caterina. In breve tempo divenne una piccola Italia nell’immenso impero zarista. In pochi anni, da tutto il Sud Italia, arrivarono emigranti che aprirono ad Odessa un’infinità di attività commerciali italiane, dalle sartorie alla produzione di strumenti musicali. In particolare si sviluppò il settore alimentare, in cui vi era un monopolio assoluto dei “napolitani”, come veniva generalmente chiamata la gente arrivata da varie zone del regno borbonico: ristoranti, panetterie, pasticcerie, tutti i negozi di questo settore commerciale erano gestiti da emigrati meridionali.
La città, verso la fine dell’Ottocento, adottò addirittura , ufficialmente, l’italiano come seconda lingua, compresa la segnaletica e i documenti , scritti in due lingue. Persino la più famosa canzone napoletana, “O’ sole mio”, venne scritta ad Odessa nel 1898 da Eduardo di Capua che trovò l’ispirazione nell’ambiente naturale e nel clima di Odessa, molto simile a quello della città partenopea.
In effetti la città della Crimea era stata disegnata da architetti napoletani e venne costruita seguendo le linee di una città mediterranea. Poi la Rivoluzione d’Ottobre e, in seguito la Seconda Guerra mondiale seguita dall’occupazione sovietica, fecero fuggire gran parte della popolazione d’origine italiana, ma ancora oggi esistono nomi di locali e strade che ricordano l’importante ruolo che ebbero nella sua storia i “napolitani”.