Nella sua Torretta di Crucoli, nel Crotonese, da bambina sognava di diventare un'attrice. Poi la partenza per Bologna e la scoperta di una nuova disciplina che unisce arte, sport e spettacolo. Quindi la decisione di tornare in Calabria e lavorare con i più piccoli
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Tonia, classe 1987, di Torretta di Crucoli (Crotone). Fin da piccola ha mostrato una grande passione per il teatro. Il suo sogno era diventare un’attrice ed ha poi avuto l’opportunità di entrare nella scuola di teatro “Alessandra Galante Garrone” di Bologna, dove ha scoperto il mondo del “Nouveau Cirque” e dell’acrobatica aerea. Tonia si è innamorata di queste discipline, che uniscono arte, sport e spettacolo. Ha iniziato a studiare e a praticare con dedizione e talento, fino a diventare una professionista.
Nel 2014, Tonia ha fatto una scelta coraggiosa: tornare nella sua terra d’origine, la Calabria, per diffondere la sua passione tra i bambini e i giovani. È una ragazza che ha trasformato la sua passione in un lavoro, ma anche in una missione. Ha portato la danza acrobatica in Calabria, una regione in questo spesso dimenticata e trascurata, regalando emozioni e sorrisi al suo pubblico. Ha anche contribuito a creare opportunità di crescita e di inclusione sociale per i bambini e i ragazzi in situazioni di disagio o vulnerabilità.
Tonia è una fonte di ispirazione per tutti coloro che vogliono intraprendere un percorso artistico o professionale diverso dal solito. È una testimonianza di come la danza possa essere un’arte meravigliosa e coinvolgente, capace di emozionare e stupire il pubblico di ogni età.
Talento, arte e bellezza. Questa è Tonia.
«Mi sono avvicinata al teatro, ai tempi del liceo, dopo aver letto un volantino ho chiesto ai miei genitori di iscrivermi al corso di teatro e musical dell'Associazione Amadeus di Cariati, diretta dalla maestra Nella Ciccopiedi; li è cominciato tutto, la passione per la recitazione, il canto, il movimento, la musica. Quindi la scelta di approfondire gli studi, sia dal punto storico e critico presso il Dams di Bologna, dove mi sono laureata in Discipline dello Spettacolo dal Vivo con una tesi intitolata "Le Frazze di Crucoli - il teatro, il rito e il riscatto sociale", una tesi che parla di queste antiche rappresentazioni teatrali che si svolgevano nel periodo di Carnevale, in cui all'interno venivano denunciate le problematiche del paese. Contemporaneamente ho sostenuto il provino presso la Scuola di Teatro di Bologna, "Alessandra Galante Garrone" ed è lì che ho scoperto le arti circensi».
Fin da piccola hai mostrato una grande passione per il teatro. Con un sogno: diventare un’attrice.
«Sì, fin da piccola mi è sempre piaciuto fare le imitazioni, mi è sempre piaciuto far ridere, non so quante volte avrò visto il film le Comiche con Paolo Villaggio e Renato Pozzetto, mi ricordo che avevo chiesto a mio fratello di registrarlo in videocassetta, oppure gli sketch teatrali del Trio Marchesini, Lopez, Solenghi. Sicuramente ho sempre avuto una propensione, per la comicità, e ho avuto modo di approfondire questo aspetto a scuola di teatro, studiando il Clown teatrale, che ci insegna a sorridere nonostante le difficoltà, a non prendersi mai troppo sul serio e a mantenere vivo lo stupore che è in ognuno di noi».
Entrata a scuola di teatro, il percorso professionale si è spostato, dalla recitazione ad un lavoro intensivo sul corpo e il movimento.
«Inizialmente ho avuto un po' di paura, perché non venivo da una formazione prettamente fisica, non ho mai studiato danza in senso stretto, ma frequentando un corso di musical il movimento era d'obbligo. Quindi mi sono lasciata guidare dai miei bravissimi maestri in questo percorso di scoperta del corpo, sia a terra che in aria, e pian piano, ho capito che avevo le capacità per poter salire su un tessuto, un cerchio un trapezio; è stata una bella scommessa, perché ero già grande quando ho iniziato, e superata la paura ho deciso di non scendere più, e dopo tutti i sudori buttati ho deciso di provare a trasformare i miei studi in lavoro».
E poi hai lanciato le sospensioni poetiche.
«“Sospensioni poetiche" è il titolo del mio spettacolo di danza acrobatica aerea, in cui unisco la poesia della parola, alla poesia del corpo sospeso in aria; attraverso la poesia, la musica e le evoluzioni acrobatiche, cerco di portare il pubblico in una dimensione magica, sospendendolo per qualche momento dalla realtà».
Dopo qualche anno, hai fatto una scelta coraggiosa: sei tornata nella tua terra d’origine, la Calabria. Un improvviso ritorno alle origini.
«Sì ad un certo punto mi sono chiesta: chissà come sarebbe stato se avessi iniziato da piccolina. Ho scoperto le arti circensi partendo dal teatro, ma avrei potuto scoprirle prima, se ci fosse stata una scuola o un laboratorio quando io ero piccola; quindi mi sono detta: perché non dare questa opportunità ai più piccoli, oltre alla danza, la musica, il teatro e tutte le altre bellissime attività a cui ci si possono avvicinare?»
Così hai iniziato a collaborare con le diverse realtà del territorio.
«Sì, ho collaborato con scuole di danza e scuole di teatro, da Cariati a Rossano, anche a Cosenza, un po’ ovunque, conducendo i miei laboratori di danza acrobatica aerea in inverno, e portando in giro i miei spettacoli d'estate, pian piano l' interesse è cresciuto, e mi sento soddisfatta di aver contribuito nel mio piccolo, a far arrivare le discipline circensi anche nel nostro territorio»
Dieci anni dopo, Tonia vinto la sua scommessa.
«Ho macinato un bel po’ di chilometri insieme a mio padre, che mi ha sempre accompagnata durante i miei spettacoli. Fare uno spettacolo richiede il montaggio di una struttura alta sei metri, per cui da sola non potrei farcela. Inoltre ho conosciuto tantissimi colleghi artisti e artisti di strada, abbiamo costruito una bella rete di collaborazione e cooperazione, ci ritroviamo spesso a lavorare insieme all'interno dei bellissimi festival di artisti di strada, che stanno nascendo in Calabria e che già c'erano, come uno degli ultimi a cui ho partecipato, Teatroltre, Festival Internazionale di Teatro in Strada organizzato dalla Compagnia Teatrop di Lamezia Terme e tanti altri festival, si è creata una bella e soprattutto sana realtà lavorativa, solo facendo rete si può andare avanti senza ostacolarsi a vicenda».
E stai già pensando ai progetti per il futuro.
«Progetti per il futuro tanti... Sicuramente continuerò con tutte le mie attività e collaborazioni. Continuerò a studiare, allenarmi nelle arti circensi, ma voglio dedicarmi anche un po' di più al teatro. Lo scorso inverno ho avuto la possibilità di andare in scena con lo spettacolo: "Le Troiane" con una delle compagnie più importanti del panorama teatrale calabrese, Compagnia Teatro Rossosimona, diretta dal maestro e regista Lindo Nudo. Inoltre, dopo aver collaborato con molte realtà del territorio, mi piacerebbe aprire un mio spazio artistico, vedremo».
La storia di Tonia, segnalata da ‘Calabria Enotria’, è una bella storia d’amore per la Calabria. Nella chiacchierata che noi abbiamo fatto con Tonia, abbiamo visto una ragazza determinata e felice delle scelte che ha fatto. E il successo non le è mai mancato.