VIDEO | Carmela Pace ha ricordato come la scienza sia fondamentale anche contro il ritorno di malattie come il morbillo che si pensavano debellate: «Noi portiamo sieri anche nei villaggi sperduti»
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A Nicotera, nel Vibonese, mattinata intensa per la presidente nazionale dell’Unicef, Carmela Pace, prima nella scuola Antonio Pagano e poi nell’istituto onnicomprensivo Vinci. Nella prima tappa ha scoperto la targa che l’istituto comprensivo diretto da Giuseppe Sangineti ha apposto all’ingresso, per ricordare i 75 anni dell’organizzazione che propugna i diritti dei piccoli - essendo questa una delle scuole ambasciatrici Unicef - successivamente ha partecipato alla cerimonia di consegna del premio vinto dalla Media Alvaro di Limbadi per il concorso intitolato #atelaparola.
«La tutela in più che serve ai minori – ha detto Pace – è il diritto all’ascolto». Non è forse un caso che Pace sia arrivata, a 24 ore dal via libera dell’Aifa alla vaccinazione anti covid per i bambini, in un paese dove è stata installata una segnaletica stradale che rivendica il diritto dei bambini «a giocare ancora per strada» e in tutta sicurezza; la presidente, infatti, ha voluto commentare anche la novità di un dovere sanitario che equipara come non mai grandi e piccoli. «L’Unicef non solo è favorevole alla vaccinazione – ha detto – ma spinge affinchè dubbi e perplessità vengano rimossi perchè questa è la mossa giusta. Noi già portiamo vaccini in tutto il mondo perché malattie come il morbillo, che pensavamo debellate, invece stanno tornando con incidenza sempre più preoccupante».
Nel dirsi orgoglioso del titolo di “ambasciatore” ottenuto dall’Istituto, il dirigente ha voluto sottolineare «l’impegno dei docenti che in questi anni hanno creato una offerta formativa interdisciplinare incentrata su valori quali la solidarietà e la fratellanza che sono diventati guida per i più piccoli». La presidente Pace, prima di trasferirsi a Vibo Valentia per altre iniziative programmate, ha voluto ricordare che «l’impegno dell’Unicef in quest’anno particolare è rivolto a ridurre l’emergenza educativa ma anche all’affiancamento della famiglie e delle scuole in questo delicato passaggio della necessaria transizione ecologica».