Migrare per tornare e dare nuove possibilità al popolo e al paese di origine. Questa l’esperienza in cui confidano Elias, Yahya e Michael, giovani rifugiati iscritti al corso di laurea magistrale in Scienze agrarie dell’università Mediterranea di Reggio Calabria. Sono venuti qui per imparare ma intanto con grande semplicità danno alla nostra comunità questa grande lezione di vita. Migrare per ritornare e incidere sulle cause che spingono le persone a lasciare tutto e a partire. Un approccio di grande coraggio e lungimiranza che, con i dovuti distinguo, vale per l’Africa come anche per le regioni del Sud.

Elias Ashiek Amrika, Yahya Mohamed Yahya Abdalla, Michael Okot Barnabas Otello sono i giovani provenienti da Sudan e Sud Sudan, poi rifugiatisi in Uganda, che hanno deciso di candidarsi al progetto Unicore, University Corridors for Refugees, cioè Corridoi universitari per studenti rifugiati. Oggi sono studenti del corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie dell’università Mediterranea di Reggio Calabria. Dopo una selezione per titoli e colloquio telematico, sono arrivati a Reggio Calabria lo scorso novembre e hanno già sostenuto con profitto il primo esame lo scorso febbraio.

«Sono qui per imparare – spiega Elias Ashiek Amrika – e per acquisire un bagaglio di conoscenze che accrescano le mie competenze da spendere nel mio paese di origine, il Sudan, nel campo dell’agricoltura. Ho lasciato il Sudan per via della guerra civile. Un’esperienza che non auguro a nessuno. Il mio sogno è tornare nel mio paese per il quale immagino un futuro diverso, di pace e prosperità al quale potere contribuire con la professionalità acquisita qui».

Una prima esperienza per l’ateneo reggino,che già è pronto a replicarla, coerente con un percorso intrapreso nel 2023 con l’adesione al progetto University Corridors for Refugees (Unicore 6.0), promosso dall’Unhcr, l’agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Un’esperienza avviata dal rettore Giuseppe Zimbalatti e dai vertici dell'ateneo su proposta di Paola Raffa, Chairholder della Cattedra Unescp “Mediterranean Landscape in Context of Emergency” attiva presso l’università Mediterranea dal 2021.

Hanno contribuito e contribuiscono all’accoglienza anche gli altri partner del progetto, la Caritas Diocesana di Reggio Calabria, con la direttrice Maria Angela Ambrogio e il vice direttore Don Antonino Russo, l’associazione Next odv di Reggio Calabria con il presidente Ernesto Romeo e la sede locale di Banca Etica rappresentata da Simona Spagna.

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