«L'intelligenza artificiale può indubbiamente farci raggiungere anche la perfezione, ad esempio nel caso di un intervento sanitario, ma non dobbiamo rinunciare all'anima, alla psiche, all’interiorità. Non dobbiamo rinunciare assolutamente ai sentimenti». Non ha dubbi Monsignor Francesco Savino, Vescovo di Cassano allo Ionio e vicepresidente della Cei per il Sud Italia. Il presule ha tenuto un intervento catalizzante durante il convegno “Dall’Intelligenza Artificiale alla Chirurgia Robotica: quali prospettive nella lotta contro i tumori" organizzato dalla Fondazione Lilli Funaro a Cosenza.

L’argomento è stato trattato da una serie di luminari, tra cui anche Franca Melfi, ed ha posto al centro della discussione il ruolo delle nuove tecnologie nella ricerca e nella pratica clinica. È stato altresì analizzato l’impatto che l’innovazione scientifica può avere sulla prevenzione, sulla diagnosi e sul trattamento delle patologie oncologiche. «C’è stato un bellissimo documento del Dottorato della Fede - ha ricordato Savino - dove si cerca di capire il rapporto fra l'intelligenza umana e l'intelligenza artificiale. Quando l'intelligenza artificiale è un’opportunità ed è al servizio dello stare bene, del benessere della persona umana, perché negarla? Ora utilizziamola, però rendendoci conto che l'intelligenza artificiale manca di una cosa, manca del sentimento».
«Io penso - ha aggiunto - che la fede si lasci interrogare da tutto ciò che è scienza, da tutto ciò che è tecnologia, da tutto ciò che è progresso. La fede tuttavia mette in discussione qualche volta la presunzione della scienza di essere assolutamente autoreferenziale. Capita, infatti, che sia convinta di essere, come era convinto Prometeo, di poter governare e gestire un pochino tutta la realtà».

Alla domanda di come si possa coniugare la fede con il progresso scientifico, in questo caso l'intelligenza artificiale applicata alla lotta ai tumori, Savino non ha dubbi. «La fede e la ragione, la fede e la scienza devono dialogare, devono confrontarsi, devono anche camminare insieme. La fede non è contro la scienza, sia chiaro, quando poi la scienza si mette contro la fede penso che arriviamo ad un cortocircuito che ritengo sedile e improduttivo. L'intelligenza artificiale è una grande opportunità, come ha detto Papa Francesco nel G7 in Puglia. L'intelligenza artificiale è fascinosa, ma anche tremenda: stiamo attenti».