Manifestazioni sono previste in tutta Italia per venerdì 19 gennaio. La denuncia degli organizzatori: «Ogni anno 4mila morti, casi triplicati dopo il Covid ma i posti per curarsi sono insufficienti»
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Si scenderà in piazza anche in Calabria contro il taglio al Fondo nazionale per il contrasto ai disturbi dell'alimentazione (Dca). Manifestazioni sono previste in tutta Italia venerdì 19 gennaio, dopo che il Parlamento ha cancellato il fondo. Gli organizzatori della mobilitazione nazionale - Chiedimi Come Sto (Udu e Rete degli Studenti Medi), Fondazione Fiocchetto Lilla, Animenta DCA, Maruska Albertazzi e Silvia Persico - denunciano la totale assenza di risorse per affrontare i disturbi del comportamento alimentare.
Quattromila morti ogni anno
Camilla Piredda, coordinatrice dell'Unione degli Universitari, spiega: «I disturbi del comportamento alimentare colpiscono oltre 4 milioni di italiani e causano 4000 morti ogni anno. I casi sono triplicati dopo il Covid-19, ma i posti per curarsi rimangono insufficienti e stanno persino diminuendo. Il taglio dei finanziamenti aggrava ulteriormente la situazione, con liste d'attesa che si allungano e interruzioni pericolose nei percorsi terapeutici: non possiamo permetterci che la situazione rimanga questa, siamo pronti a scendere in piazza in tutto il Paese».
Il fondo cancellato
«Il Fondo - continua Camilla Velotta, della Rete degli Studenti Medi - era stato istituito nel 2021 dopo la manifestazione del Movimento Lilla dell'8 ottobre. Rappresentava un'importante passo avanti per la cura dei disturbi del comportamento alimentare, che richiedono un approccio specializzato e non possono essere trattati adeguatamente in reparti psichiatrici ordinari. Con la Legge di Bilancio 2024, la presidente Meloni, il ministro Schillaci e la maggioranza parlamentare si sono finora dimostrati insensibili al tema, non rinnovando neanche questo fondo». Le associazioni chiedono che la legge del 2021 venga finalmente applicata ed attuata, rendendo operativa un'area specifica all'interno dei Lea per i disturbi alimentari, allocando di un budget specifico che obblighi ogni Regione ad attuare i livelli essenziali di assistenza per queste malattie. «Il 19 gennaio scendiamo in piazza - continuano gli organizzatori - perché di disturbi alimentari si muore, oggi più di ieri. Se non facciamo nulla, si morirà domani più di oggi».
L'intervento del ministro e la protesta
A nulla sono valse le rassicurazioni del ministro della Salute Schillaci che ha ipotizzato, per recuperare fondi a favore del contrasto dei Dca, un emendamento da inserire nel corso dell'esame del Milleproroghe. La mobilitazione ci sarà lo stesso e anzi si è allargata ad ulteriori città italiane. Durante il sit-in di Roma verrà consegnata una lettera proprio al ministro Schillaci: «Speriamo voglia riceverci e affrontare subito il problema», riferiscono gli organizzatori.
Questa la lista di tutte le manifestazioni previste:
• Ancona, Piazza Roma, ore 15:00
• Bari, Piazza del Ferrarese, ore 15:30
• Bologna, Piazza Scaravilli, ore 18:00
• Cagliari, Piazza Garibaldi, ore 16:00
• Catania, Prefettura, ore 15:00
• Catanzaro, Piazza Matteotti, ore 15:30
• Cosenza, Rettorato Università della Calabria, ore 14:00
• Crema, Piazza Duomo, ore 18:30
• Cremona, Piazza Roma, ore 18:30
• Firenze, Piazza SS. Annunziata, ore 14:00
• Genova, Prefettura, ore 15:30
• Grosseto, Piazza Dante, ore 15:00
• Latina, Piazza del Popolo, ore 17:30
• Lecce, Porta Napoli, ore 15:00
• Martina Franca, Piazza Roma, ore 15:00
• Milano, Piazza Duca d'Aosta, ore 15:00
• Modena, Piazza Torre, ore 15:00
• Napoli, Sede centrale Federico II, corso Umberto I, ore 11:30
• Padova, Piazza Moroni, ore 18:00
• Palermo, Cittadella universitaria, ore 16:00
• Perugia, Piazza Italia, ore 18:00
• Rimini, Piazza Tre Martiri, ore 15:30
• Roma, Ministero della Salute, ore 15:30
• Torino, Piazza Castello, ore 15:00
• Trieste, Piazza Hortis, ore 15:30
• Verona, Piazza Dante, ore 15:00
• Vicenza, Piazza Matteotti, ore 15:00
• Venezia, Stazione Venezia S. Lucia, ore 16:30