Per Antonino Giacobbe, giovane baritono calabrese, è arrivato il momento del grande salto di qualità.
Il 7 maggio debutterà a Milano il capolavoro di Gaetano Donizetti: Elisir d'amore, presso Amici del Loggione, teatro alla Scala, sotto la direzione artistica della Scuola dell'Opera Italiana Fiorenza Cedolins.
Il 12 maggio replicherà l'opera a Torino in Piazza della Repubblica, mentre il 26 di maggio debutterá la celebre opera di Mozart Così fan Tutte, presso l'università Bicocca di Milano.

Antonino Giacobbe, 31 anni, di Soverato, è un giovane docente e baritono. Si è formato culturalmente a Cosenza, dove ha portato a termine gli studi di Lingue e Culture Moderne presso l'Unical e contemporaneamente il Diploma in Canto presso il Conservatorio di Musica "S. Giacomantonio".
Ha concluso gli studi di Lingue presso l'università di Catania e, parallelamente, si è specializzato attraverso numerose masterclass con artisti di chiara fama, come Salvatore Fisichella, Alessandra Rezza, Giuseppe Filianoti, William Matteuzzi, Fiorenza Cedolins.

Nell'aprile 2020 è vincitore del concorso lirico Soi (Scuola dell'opera italiana Fiorenza Cedolins).
Attualmente è docente di francese al liceo Statale V.Pareto (MI) e docente di Coro e Musica d'insieme presso il Liceo Musicale Statale C.Tenca (MI).

«Il canto è il mio sogno, la mia realtà e la mia passione. Da sempre. È la mia vita. Attraverso il canto il mondo appare più bello, semplice e romantico, come forse questo mondo non è più» - ha dichiarato il giovane baritono. Ma lui, che pure è ancora un ragazzo, capisce che la grande musica non trova tanta accoglienza nelle nuove generazioni: «Troppe contaminazioni, troppa musica commerciale che allontana i giovani dal gusto che compositori come Verdi o Puccini hanno saputo dare. Il mondo intero invidia la nostra opera, condivido il palcoscenico con ragazzi provenienti dall'Asia o dall'Est dell'Europa, è lì che capisci l'importanza di quello che proponiamo!».

Giacobbe ha fatto tanta strada perché c’è stato chi ha creduto in lui: «Devo ringraziare pubblicamente il Maestro Fiorenza Cedolins che mi dà questa favolosa opportunità. La sua prestigiosa Scuola dell'Opera Italiana mi ha voluto nella messa in scena di quest'opera che adoro, dunque lo considero un mio successo personale. Che dedico alla mia famiglia, perché da sempre mia complice nello sviluppo di questo percorso».
I suoi sogni lo porteranno in giro per i grandi teatri del mondo: «Spero che la mia professione mi porti a viaggiare, esplorare parti di mondo, per diffondere nel mio piccolo la grande musica italiana nel mondo».
Antonino e la Calabria, la sua terra, le sue origini, i mille sacrifici fatti: «Tornerò in Calabria, una volta concluso l'insegnamento che mi vede impegnato a Milano, ho in programma un Concerto con Orchestra e Pianoforte nella mia terra e spero di poter fare la mia gioia e la gioia dei miei affetti».