In terapia intensiva, sdraiato in posizione prona e senza la possibilità di respirare autonomamente. Tutto a causa del Covid. Eppure con la forza di ribadire che no, se tornasse indietro il vaccino non lo farebbe comunque, mai e poi mai. È ciò che di più sconvolgente emerge dal reportage di Alessio Lasta, andato in onda questa sera a Piazzapulita. Un viaggio nell’Aldo Adige, penultimo per percentuale di vaccinati e oggi alle prese con contagi in aumento ed ospedali quasi pieni. Le telecamere di La7, in particolare, sono entrate nella Terapia intensiva dell’ospedale di Bolzano, dove – conferma un medico – la maggior parte dei pazienti (tra i 30 e i 70 anni) non si era sottoposta alla somministrazione del siero anti Covid.

Tra di loro, l’uomo intubato e messo in posizione prona. Inizialmente si è curato con l’omeopatia, dice, e sul vaccino non ha dubbi: «È sperimentale, non mi convince». Fa impressione ascoltarlo, mentre fa fatica a parlare e espone le sue teorie no vax. «Ho tre figli e un mutuo sulle spalle, non potevo mica permettermi un colpo con gli effetti collaterali del vaccino», spiega. Una volta uscito da qui, andrai a vaccinarti?, chiede il giornalista. «No, ho delle responsabilità verso la mia famiglia». 

Scuote la testa una delle dottoresse in servizio nella Terapia intensiva di Bolzano, che ogni giorno lotta insieme ai colleghi per strappare dalla morte questi pazienti contagiati. «Di fronte a chi parla così si prova solo tanta delusione, frustazione e anche rabbia».