«Non mi stanco di dire che il mutamento climatico non deve diventare un alibi per la mancata prevenzione del passato. Dobbiamo lavorare per prevenire. Conosciamo già la previsione, ma non abbiamo mai fatto prevenzione. Prevenire è meglio che ricostruire». Così il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, al suo arrivo all'Università di Catanzaro dove è in corso il terzo raduno interregionale di Protezione civile con la partecipazione, oltre che della Calabria, dei rappresentanti di Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Per Musumeci «è necessario cominciare dalle scuole per spiegare quali sono le condotte appropriate altrimenti versare lacrime sul latte che già abbiamo versato e che non possiamo più recuperare diventa davvero difficile. La Calabria ha un territorio fragile, molto fragile e complesso, il che significa che se noi studiamo i 10-15 obiettivi prioritari sui quali intervenire, sarà poi difficile pensare che si ripropongono le calamità che abbiamo conosciuto in Calabria ma non solo in Calabria negli ultimi 10-20 anni».

All'incontro ha preso parte anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.

Nella prima giornata dell’evento si è tenuta una serie di tavole rotonde su diversi temi tra cui: il sistema di protezione civile tra operatività e responsabilità; il ruolo del volontariato nella prevenzione e gestione dei grandi rischi naturali e antropici; i profili di responsabilità nel sistema di protezione civile nella gestione dell’emergenza; le esperienze territoriali con i rappresentanti delle regioni del Mezzogiorno. La giornata di domenica è stata invece caratterizzata da attività di formazione su temi inerenti alla logistica e la pianificazione di protezione civile.

L’evento ha inoltre offerto spunti interessanti riguardanti le nuove tecnologie e gli strumenti di emergenza. A tal riguardo è stata illustrata l’operazione “Tolleranza Zero”, ideata e messa in campo dalla Regione Calabria allo scopo di arginare gli incendi e monitorare il territorio attraverso l’utilizzo dei droni. Una buona pratica che la Protezione Civile nazionale vuole diffondere anche nelle altre regioni Italiane.

«Abbiamo messo assieme le regioni del Sud - ha detto Musumeci - per un momento di confronto e di analisi, in una logica importante di spirito comunitario, allo scopo di rinsaldare il volontariato nel settore della Protezione civile. E la Calabria si è confermata, in questo senso, in prima linea, soprattutto nella lotta agli incendi boschivi, che rappresentano una delle calamità di fronte alle quali le strutture di protezione civile sono spesso costrette ad alzare bandiera bianca, non soltanto in Italia. Basti pensare a quanto è accaduto ultimamente in California, Grecia, Spagna e Portogallo. Dobbiamo utilizzare criteri preventivi e la tecnologia, in questo senso, ci può aiutare tantissimo. Il fatto che in Calabria, per esempio, sia stato sperimentato, come deterrente, proprio per prevenire gli incendi boschivi, l'uso di droni, è un esempio che va applicato anche nel resto del Paese».

Ciciliano: «La Calabria regione con forti rischi»

«La Calabria è una regione tecnicamente molto complessa in materia di protezione civile perché presenta forti rischi sotto l'aspetto idrogeologico e sismico». Così Fabio Ciciliano, capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, parlando con i giornalisti a Catanzaro a margine dell’incontro.

«In particolare, la Calabria - ha aggiunto Ciciliano - è una delle regioni più sismiche d'Italia e, di conseguenza, risulta fondamentale l'attività di prevenzione e preparazione dei sistemi di Protezione civile».

Occhiuto: «Finalmente la Calabria diventa esempio da seguire»

«Sono felice perché il sistema dei droni antincendio, sul quale abbiamo investito molto impegno anche grazie all'apporto dei carabinieri forestali, è diventato fondamentale per il monitoraggio del territorio ed è molto apprezzato in Italia ed in Europa», ha dichiarato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.

«Non è capitato spesso negli ultimi decenni - ha aggiunto Occhiuto - che la Calabria fosse segnalata per le buone pratiche. È un fatto altamente positivo che il sistema dei droni diventerà patrimonio di tutta la Protezione civile italiana e che altre regioni replicheranno quanto è stato fatto in Calabria».

Riguardo al dissesto idrogeologico, il presidente Occhiuto ha detto che «la Regione Calabria è l'unica in Italia ad avere approvato il Piano per la mitigazione dei rischi contro le alluvioni».