Il celebre artista, che ieri sera sul palco del Festival ha celebrato i 40 anni del brano "Terra Promessa", è legato alla Calabria grazie alle origini della madre Raffaella Molina, scomparsa nel 2002
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La terza serata di Sanremo 2024, ha regalato anche l'esibizione di Eros Ramazzotti. Il cantante, tra le icone della musica italiana, è salito come ospite sul palco dell'Ariston, per celebrare i 40 anni di "Terra Promessa", brano con cui vinse tra le Nuove Proposte
L'abbraccio del pubblico è travolgente, platea e galleria si alzano a ballare mentre lui canta. Un momento magico, reso ancora più intenso da un messaggio di pace lanciato dall'artista: «Quasi 500 milioni di bambini vivono in zone di conflitto, altri milioni non vedranno mai la terra promessa. Voglio dire solo una cosa: basta sangue, basta guerre, pace», dice.
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Quindi, uno scambio di battute con Amadeus e un salto nel passato, ricordando anche i suoi inizi: «Devo ringraziare più di tutti mio padre che mi ha dato la spinta. Faccio appello ai genitori che dovrebbero sempre lasciare ai figli il libero arbitrio per provare a fare delle cose».
Dietro al successo di Ramazzotti c'è quindi anche un profondo legame con la sua famiglia, una storia di radici profonde che chiama in causa anche la Calabria, terra d'origine della madre, scomparsa nel 2002.
Raffaella Molina, mamma di Ramazzotti, era infatti originaria di Caroniti di Joppolo, piccolo centro del Vibonese, collocato lungo la “Costa degli dei”. Nel 2016, lo stesso artista su Instagram ebbe un dolce ricordo della madre, postando una foto del cartello stradale della frazione di Coccorino. «Tutto iniziò da qui - scriveva Ramazzotti sul social -, grazie mamma Raffaela, 14 anni senza te, mi manchi». All'epoca, dopo il post del celebre artista, il popolo del web e dei social si scatenò chiedendo per il noto cantante la cittadinanza onoraria di Joppolo.