VIDEO | Ogni venti bottiglie o flaconi conferiti, il dispositivo elettronico fornirà all'utente uno scontrino con il quale otterrà sconti e vantaggi negli esercizi commerciali che sostengo il progetto "Portalacà"
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Taglio del nastro a Grisolia Scalo per l'inaugurazione di una piccola isola ecologica. Si tratta di un dispositivo elettronico che servirà al conferimento della plastica, che è stato installato nel piazzale di una stazione di servizio a ridosso della SS18. Attraverso le sue funzionali multimediali, sarà possibile effettuare il conteggio di bottiglie e flaconi inseriti al suo interno. Ogni venti, la "casetta mangia-plastica" fornirà uno scontrino, con cui gli utenti otterranno sconti e vantaggi negli esercizi commerciali che sostengono il progetto "Portalacà". Ad idearlo sono stati due giovani imprenditori, entrambi di Scalea, Gianfranco Errico e Umberto Posco. Voglio ringraziare fortemente i gestori della stazione di servizio e gli amministratori di Grisolia - ha detto Errico alle nostre telecamere - perché hanno approvato sin da subito la nostra idea, contribuendo a realizzarla».
L'ambizioso progetto ecologico
Il progetto "Portalacà" è attivo sul territorio da tre anni e mezzo ed ha già consentito il corretto smaltimento di oltre due milioni di bottiglie e flaconi. I primi tre raccoglitori ecologici sono stati installati a Scalea. Si trovano nella villa comunale, nei pressi di una scuola e nel piazzale di un grosso supermercato. Sono tutti posti facilmente accessibili, in modo da invogliare il conferimento da parte dei cittadini. Tale progetto, oltretutto, consente di alleggerire le spese di conferimento ai Comuni, che ogni anno sono costretti a sborsare fior di quattrini per finanziare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
La plastica come risorsa
L'obiettivo di Posco ed Errico è quello di trasformare la plastica in risorsa. «Ma solo se una bottiglia viene differenziata e riutilizzata nel modo corretto - dice quest'ultimo -. Se invece viene abbandonata, con il tempo rilascerà sostanze nocive e inquinerà l'ambiente circostante». Molto spesso, la plastica finisce anche in mare e viene ingerita dai pesci, che poi, a loro volta, finiscono sulle nostre tavole. «Quindi - conclude Errico - bisogna necessariamente aumentare le percentuali della raccolta differenziata».