Pasquale D’Amico responsabile per Lamezia del gruppo politico “Azione Identitaria” interviene sulla vicenda della Fieragricola della città della Piana, criticando aspramente alcune dichiarazioni rilasciate dal capogruppo “Alleanza civica” con Mascaro.

 

«Le dichiarazioni rilasciate dal gruppo “Alleanza Civica” con Mascaro a firma del suo capogruppo, Salvatore De Biase, non sono altro che la plastica rappresentazione del tentativo maldestro di arrampicarsi sugli specchi fornendo un esempio pragmatico di come certi scranni istituzionali vengano usati semplicemente per essere riscaldati. Certi comportamenti ciarlieri di stampo politichese hanno ormai stancato non solo noi ma la maggior parte del popolo lametino, specialmente riguardo alla sentita tematica relativa alla rassegna fieristica locale organizzata alla carlona in soli 15 giorni, senza la benché minima programmazione né organizzazione.

 

Mi chiedo – aggiunge - che senso possa avere lanciare un appello, come quello appena emanato da Acm, proprio nell’imminenza dell’inaugurazione di questo evento il cui declino è già iniziato anni fa, ed in tempi non sospetti il sottoscritto con la mia comunità politica non abbiamo fatto mancare solleciti e proposte per dare slancio e nuovo vigore ad una fiera che avrebbe dovuto rappresentare non solo il fiore all’occhiello della nostra città, che è a vocazione agricola e turistica, ma anche una sorta di consacrazione baricentrica di tutto l’indotto del settore, che avrebbe potuto avere richiami oltre i confini regionali.

 

Gli attuali amministratori, piuttosto che snocciolare dati mendaci ed ingannevoli e solo a parole ricordarsi di dare sostegno alla nostra Fieragricola, avrebbero dovuto per tempo lavorare in sinergia con gli altri enti per cercare di invogliarli ad una partecipazione attiva sia a livello economico che di presenza . Ancora oggi – precisa - non riesco a comprendere il perché una Fiera Agricola cosi’ importante per tutto il mezzogiorno d’Italia sia stata fatta declassare a mero mercatino rionale e non si sia dato seguito, come da me proposto in passato, allo spostamento dell’ubicazione della rassegna presso l’ex Cantina Sociale, proposta che, a parole, fu condivisa anche dalla precedente amministrazione.

 

Il primo febbraio – conclude - non si inaugurerà la Fieragricola ma andrà in scena la fiera dell’incapacità e della demagogia più assoluta, confermate anche dalle ultime dichiarazioni del consigliere De Biase, e bene farebbero amministratori e vari consiglieri comunali a tacere per non offendere l’intelligenza dei lametini».