VIDEO | Deposta una corona d'alloro in memoria dei caduti. Le celebrazioni nel cimitero monumentale cittadino: «In questi luoghi ci ricordiamo chi siamo»
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«Io penso che il pellegrinaggio al cimitero dia una grande lezione di vita e, come si dice nelle scritture: Signore insegnaci a contare i nostri giorni». Così l'arcivescovo metropolita, monsignor Angelo Raffaele Panzetta, questa mattina nel corso delle celebrazioni in ricordo dei ceri defunti, cerimonia tenuta nel cimitero monumentale di Catanzaro.
La festa dei defunti
«Io ho compiuto la visita al cimitero qui a Catanzaro come un pellegrinaggio, un pellegrinaggio di fede e speranza. Di fede perché noi crediamo che i fratelli che riposano qua non sono caduti nel nulla ma sono nel cuore di Dio e nella comunione con lui; di speranza anche per noi che ancora siamo pellegrini sulla terra e venendo in questi luoghi ci ricordiamo chi siamo e anche che cosa ci aspetta, ossia la meta della nostra vita che non è rimanere qui sulla Terra per sempre».
2 novembre, le celebrazioni a Catanzaro
Nel corso della cerimonia a cui ha partecipato il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, e i rappresentanti delle forze dell'ordine e dell'esercito è stata deposta una corona d'alloro in ricordo dei caduti. Monsignor Raffaele Panzetta ha celebrato una breve messa: «Io penso che venire qui ogni tanto sia terapeutico perché ci aiuta a ridimensionare molti aspetti della nostra vita, a riscoprire l'essenziale che è l'amore perché l'unica cosa che ci portiamo da questa vita all'altra è proprio l'amore che avremo realizzato».