Il Sostituto procuratore generale di Catanzaro ha partecipato all'incontro nell'ambito del maggio dei libri, presentando il suo ultimo saggio dal titolo: “Donne custodi, donne combattenti” (ASCOLTA L'AUDIO)
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L’Inno di Mameli, interpretato dall’orchestra giovanile provinciale diretta dal professore Andrea Mamone ha dato il via al primo appuntamenti nell’ambito del “Maggio dei libri”, evento patrocinato dal Sistema Bibliotecario Vibonese e promosso dall’Istituto Amerigo Vespucci di Vibo Marina. Moderato dal giornalista di LaC News Pietro Comito, il dibattito dal titolo: “Donne, legalità e territorio fra le pagine di un libro” è stato introdotto dal dirigente scolastico Giuseppe Sangeniti che ha sottolineato l’importanza della sinergia tra Istituzioni, forze dell’ordine e scuola «per costruire – ha detto - quel percorso di legalità che è un principio cardine della nostra progettualità didattica».
Ospiti d’onore, oltre al Sottosegretario all’interno Wanda Ferro, il Sostituto procuratore generale di Catanzaro Marisa Manzini che ha presentato il suo ultimo saggio dal titolo: “Donne custodi, donne combattenti”. Una testimonianza di chi la ‘ndrangheta la conosce da vicino e la combatte da sempre: «Sono sempre molto felice di avere la possibilità di parlare con i ragazzi di temi che ancora oggi rappresentano la realtà di questa terra», ha affermato il magistrato che ha poi aggiunto: «Parlare di ‘ndrangheta è necessario per potere trasmettere ai giovani quella consapevolezza necessaria per evitarla». Marisa Manzini si è poi soffermata sul ruolo delle «donne di ‘ndrangheta, il cui ruolo – ha sottolineato - potrebbe determinare all’interno delle organizzazioni mafiose delle fratture importanti tali da portare nel tempo – ha concluso - la sconfitta della ‘ndrangheta».
Nell’auditorium dell’Istituto scolastico, il prefetto Paolo Giovanni Grieco, il referente di Libera Vibo Giuseppe Borrello, il sindaco di Vibo Maria Limardo, il presidente del Sistema Bibliotecario Vibonese Fabio Signoretta, i comandanti provinciali della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Capitaneria di Porto. Nel suo intervento Wanda Ferro ha esortato i ragazzi ad essere testimoni della libertà: «Siate la generazione del coraggio».
Prima del dibattito la premiazione dei tre studenti finalisti del torneo di scacchi e la rappresentazione teatrale sul tema delle donne di 'ndrangheta. Donne che hanno provato a ribellarsi e a scappare da una vita di sangue e di violenza.