Alla cerimonia hanno preso parte anche i familiari: «Per mio padre i giovani rappresentavano la risorsa più importante». Nel suo ricordo si sono disputate due amichevoli di calcio
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La città di Diamante ha ricordato, per il secondo anno consecutivo, il professore Ciro Cosenza, storico, uomo di cultura e soprattutto di sport, scomparso nel settembre del 2020. La cerimonia si è aperta nella sala consiliare Ernesto Caselli e ha visto lo scambio di targhe tra i famigliari dell’uomo, le autorità locali e i dirigenti sportivi della Figc - Lega Nazionale Dilettanti. A moderare l’evento è stata la giornalista Alessia Antonucci. «Per mio padre lo sport era veicolo di valori di lealtà – ha detto il figlio, il giudice Alfredo Cosenza -, il miglior modo possibile per far crescere e maturare i giovani nella cultura del rispetto dell'altro e del confronto leale. Ha dedicato tuta la sua vita di giovani, studiando, facendo il professore di Storia e Filosofia per tanti anni. Era convinto che i giovani sono la nostra risorsa più importante».
Un’ondata di affetto
Ciro Cosenza è stato un illustre cittadino di Diamante, intellettuale, storico e dirigente scolastico al liceo Metastasio di Scalea, che ha lasciato un segno profondo in tutto l’alto Tirreno cosentino. «Sicuramente è motivo di orgoglio ricordare il professore Cosenza – ha affermato Mariano Casella, presidente del consiglio della città di Murales -. Era un cittadino che si è speso tanto per l'intero territorio. Grazie alle sue memorie, alle sue fotografie, ai suoi ricordi, abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano lo sport degli anni 70’, 80’ e 90’. Per noi è un ricordo vivo».
Il “memorial Ciro Cosenza”
In giornata, in suo ricordo, si sono disputate due amichevoli di calcio tra le rappresentative Under 15 e Under 19 della Lnd Calabria e Campania. Per questo, alla cerimonia hanno preso parte anche numerosi dirigenti sportivi. Tra questi: il presidente del Comitato regionale LND Calabria, Saverio Mirarchi; il presidente del Comitato regionale Lnd Campania, Carmine Zigarelli; il vicepresidente vicario, Antonio Ferrazzo.
«Personalmente – ha dichiarato Mirarchi -, porto con me l'orgoglio di aver avuto la possibilità di accogliere il professor Cosenza all'interno delle nostre strutture, quelle della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Cosenza era una persona di spessore e ha ricoperto, tra l'altro, un ruolo che racchiude appieno le sue qualità: lui era giudice sportivo, per cui presidio di legalità. Lo sport lo è assolutamente. L'augurio è che la sua figura possa essere trasferita ai nostri ragazzi, ai nostri atleti e ai loro dirigenti».