VIDEO | Le voci dei fedeli giunti da ogni angolo della Calabria e da fuori regione nel giorno del 15esimo anniversario della morte della mistica. Il vescovo Nostro: «Bello immaginarla accolta da tutti i Santi»
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Per il 15esimo anniversario della sua morte, sono giunti in migliaia da ogni angolo della Calabria e da fuori regione. Tantissimi i fedeli che in questo giorno di Ognissanti, sin dal primo mattino, hanno deciso di omaggiare Natuzza Evolo, l’amata mistica di Paravati. Costante e continuo l’afflusso nella frazione di Mileto, nel Vibonese, di pellegrini che sostano in preghiera davanti alla sua tomba.
«Era da tempo che volevo venire qui, l'altro ieri ho detto a mio marito che sentivo questo forte bisogno - commenta una signora arrivata stamattina presto da Catania -, appena siamo arrivati ho scoperto che fosse l’anniversario della morte. È stata un’emozione grandissima, sento che sono stata chiamata».
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C’è poi chi, pur arrivando da fuori regione, approfitta dell’occasione per tornare ancora una volta nella terra della mistica. «È la terza volta che vengo qui da Matera - spiega un’altra signora - volevo esserci assieme anche oggi con mio marito perché siamo molto legati a Natuzza». E ancora: «Natuzza è stata la mamma di tutti noi. Con le sue preghiere ha cercato di rincuorarci, di aiutarci nelle sofferenze e nelle malattie. Ancora oggi la sentiamo viva, come un angelo che ci accompagna nel nostro cammino».
Le parole del vescovo Attilio Nostro
«Oggi oltre alla Festa dei Santi ricordiamo anche la morte, la nascita al cielo della nostra serva di Dio Natuzza Evolo - ha rimarcato il vescovo -. È bellissimo pensarla, infatti, accompagnata da tutti i Santi e accolta da tutti i Santi. Ed è la nostra vita, non soltanto la sua, che viene accompagnata dai Santi anche nel momento della nostra morte terrena. Tutta la comunione possibile e immaginabile che il nostro cuore e la nostra mente riesce a concepire è realtà. La comunione tra le persone che sono qui sulla Terra, le persone che passano in cielo e le persone che ci attendono: quella chiesa celeste e meravigliosa che prega e intercede per la chiesa militante qua giù».