Un viaggio nei luoghi del Sud Italia con 2500 anni di presenza greca. È quello intrapreso da un gruppo di motociclisti greci, parte dell’Hellenic Classic Motorcycle Club 1990, con il desiderio di incontrare e connettersi con persone orgogliose quanto loro delle proprie radici elleniche e vogliose di mantener vivo questo prezioso patrimonio storico-culturale, nonostante le difficoltà.

«Siamo un gruppo di motociclisti provenienti da Atene, con la passione per le moto d’epoca», racconta ai microfoni di Grecanica News la docente Lilli Petriti, in rappresentanza del club di cui fa parte. «Siamo qui per conoscere la Calabria grecanica. Sentiamo che siamo fratelli».

Due terre divise dal mare, ma unite dalla storia. A bordo di venti moto classiche, con due auto di scorta, i membri del club hanno scelto il comune di Bova Marina come tappa del proprio viaggio, per scoprire cosa accomuna la Calabria Greca alla cultura dei Greci dell’Ellade. Partiti da Bari, questi moderni esploratori si sono mossi verso Sud attraversando la costa occidentale del Golfo di Taranto, fermandosi a Crucoli e a Crotone per poi giungere nella Bovesìa, con l’intenzione di fare un tour dei paesi di lingua greca in Aspromonte e conoscere i residenti.

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«Siamo simili fisicamente, le nostre terre si somigliano. Gli uomini hanno la voce forte. Siete molto ospitali, le cose che mangiamo sono quasi le stesse», afferma Lilli, con l’entusiasmo e la vitalità di chi è curioso di approfondire la conoscenza delle proprie origini culturali ed esplorare nuove terre, con la mente ed il cuore aperti. Prosegue il suo discorso illustrandoci la parte finale dell’itinerario: «Dopo aver visitato la Calabria risaliremo seguendo la costa del Golfo di Taranto, attraversando Alberobello e giungendo infine a Bari, per poi fare ritorno in Grecia».

Un’avventura su due ruote, quella di Lilli e del Club Ellenico degli Amici della Motocicletta Classica, che ci fa riflettere sull’importanza degli scambi e delle interconnessioni culturali. Un viaggio che celebra l’antico legame tra Grecia e Italia, contribuendo a preservare le nostre radici e l’immensa ricchezza che da queste deriva, con l’auspicio di una sempre maggiore e adeguata valorizzazione.