La Madonna di Capo Colonna unisce l’intera comunità crotonese. Come sempre, i momenti più intensi questa città li vive nel mese mariano nel segno della Madonna nera di Capo Colonna, ed in attesa del grande pellegrinaggio notturno che avverrà sabato prossimo, si è svolta la Processione del quadro della protettrice della città verso l’Ospedale dopo la Celebrazione del Vespro officiata dall’Arcivescovo di Crotone Angelo Raffaele Panzetta: «Mettersi in cammino assieme a Maria significa mettersi in sintonia con il cuore grande che lei ha avuto» quasi intima il presule.

La tappa «mistica» in ospedale

Così Maria di Capo Colonna, attesa dall’intera città, è uscita dalla cattedrale immergendosi nella folla e nella preghiera. Una delle madonne nere più note e adorate (gemellata a quella di Czestochowa), si è messa in cammino con i suoi fedeli per dirigersi per le vie della città. Un lungo e sentito percorso, nell’ultima parte sotto la pioggia, come momento di condivisione, preghiera e devozione dedicato, soprattutto, agli ammalati ricoverati al San Giovanni di Dio. «Non nascondo che per me questo è forse il momento più bello della festa» ci racconta l’Arcivescovo Panzetta ai nostri microfoni «l’idea che la prima tappa del lungo ed intenso pellegrinaggio che sabato prossimo ci riporterà a Capo Colonna, sia l’ospedale ha del mistico: perché l’ospedale è un luogo sacro, al suo interno si celebra la liturgia della vita con la cura, la guarigione, l’accompagnamento».

Infatti quando il cordone dei portantini è arrivato, sotto la pioggia, al San Giovanni di Dio i momenti di preghiera si sono intensificati, la Madonna è stata posizionata di fronte l’ingresso con don Claudio Pirillo, cappellano dell’Ospedale, che ha fatto alternare i saluti del dottor Lucio Cosentino, direttore sanitario, e la riflessione del presule Angelo Panzetta che, al termine della preghiera, ha bruciato l’incenso ai piedi della Madonna di Capo Colonna.

Il cielo chiuso aveva d’altronde accompagnato la folla da Piazza Duomo e nonostante le condizioni avverse la gente gremita ha risposto come ogni anno, con il capitolo cattedrale, insieme all’Arcivescovo che aveva raggiunto Piazza Silvio Messinetti, Piazza Pitagora, via Poggioreale e, dalla salita di San Domenico, aveva fatto risuonare le campane di Santa Rita per scendere, appunto, presso l’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, dove, ad attendere il Quadro, c’era anche il Commissario dell’Asp di Crotone Simona Carbone per deporre il fascio di fiori assieme al Sindaco, al Prefetto ed a tutte le autorità civili e militari.

 

«Un cuore aperto all'accoglienza»

«Questo segno ci invita ad avere cuore aperto e la disponibilità ad intravedere in ognuno un dono, ogni donna e uomo, ogni essere dal volto umano porta in se il mistero che chiede accoglienza» ci rammenta Monsignor Panzetta. Così la processione ha fatto rientro in Duomo, riattraversando altre vie centrali della città, con le autorità che si sono unite al riaccompagnamento di Maria in cattedrale.

Oggi, domenica 15 maggio in Piazza Duomo la solenne liturgia pontificale presieduta sempre dal presule con la partecipazione del Capitolo Cattedrale, del clero e sempre delle autorità civili e militari con l’offerta del cero votivo da parte dell’Amministrazione Comunale e di una casula da parte degli alunni dell’indirizzo Moda dell’Ipsia “A.M.Barlacchi” di Crotone con il canto dell’assemblea che sarà animato dai Cori riuniti di San Domenico, San Paolo e San Dionigi diretti da Gianluigi Borrelli.