«I contagi in provincia di Cosenza continuano a salire, così come il numero delle vittime Covid, l’occupazione dei posti letto in Terapia intensiva è superiore alla soglia critica fissata al 30% dal Ministero, siamo oltre la soglia di rischio anche per i reparti di area medica. C’è preoccupazione per il sovraccarico delle strutture ospedaliere. A questo dobbiamo aggiungere la discrepanza, ormai sempre più frequente, tra i dati inviati all’Istituto superiore della Sanità e i bollettini regionali». Così in una nota il consigliere regionale Carlo Guccione.

«Dati da monitorare - continua Guccione - visto anche quello che è accaduto recentemente in Sicilia dove, secondo l’inchiesta della Procura di Trapani che ha portato anche alle dimissioni dell’assessore alla Sanità, sarebbero stati alterati le cifre sulla pandemia diretti all’Istituto superiore della Sanità condizionando i provvedimenti adottati per il contenimento della diffusione del virus.

Usca senza personale

Non possiamo però, dopo oltre un anno dalla diffusione della pandemia, continuare a rincorrere l’emergenza. Le Usca (Unità speciali di continuità assistenziali), ad esempio, sono presidi fondamentali perché permettono di trattare i pazienti Covid a domicilio evitando così un sovraffollamento dei Pronto soccorso. Sono state istituite con il decreto 14/20 del 9 marzo ma ad oggi, in provincia di Cosenza, continuano a non funzionare a pieno regime.

Ogni Usca deve essere dotata di 4 medici e 4 infermieri ed essere operative 7 giorni su 7, dalle 8.00 alle 20.00. Allo stato attuale, però, mancano 23 medici e 23 infermieri. Le Unità speciali di continuità assistenziali, tra l’altro, sono fondamentali anche per il tracciamento dei contagi che, con l’impennata dei casi, è ormai al collasso».

«Dopo un anno dall’inizio dell’emergenza Covid - conclude il consigliere regionale - non possiamo più accettare questa situazione, non si può parlare di inerzia e incapacità di gestione. Le risorse non mancano, bisogna assolutamente procedere con le assunzioni e permettere a tutte le Usca di fare il proprio lavoro. Se entro una settimana questo non accadrà presenterò un esposto dettagliato alle Autorità competenti e al ministro della Salute Roberto Speranza».