A dieci anni dalla tragica morte della giovane Fabiana Luzzi barbaramente bruciata viva e uccisa in contrada Chiubica a Corigliano Rossano «ancora nulla è cambiato sul piano degli interventi». È duro il commento del papà della vittima Mario Luzzi amareggiato per come lo Stato affronta il tema del femmicidio.

«Ad oggi non è cambiato assolutamente niente, riferisce Luzzi, è rimasto tutto com'era. I delinquenti, gli assassini, hanno gli stessi diritti, godono degli sconti di pena. In questi dieci anni sono sparite più di mille donne, è stata una strage immane». Con voce emozionata ma anche indignata il papà di Fabiana sottolinea come «bisognerebbe applicare realmente le leggi. Per chi commette alcuni tipi di reati non ci dovrebbe essere più ritorno alla libertà».

Poi il nodo importante delle tutele delle vittime nelle fasi topiche d’indagine dove, in molti casi, è a rischio la sicurezza:« In molti casi ci sono dei segnali che purtroppo poi portano alle disgrazie e a certe atrocità. Nel caso di Fabiana furono fatte le denunce ma non ci furono atti di tutela adeguati».

Sul luogo della tragedia, si è celebrato l’evento commemorativo alla presenza di tutte le autorità civile e militari. All’Iis Palma, la scuola della piccola Fabiana, sono stati assegnati i premi del Concorso di poesia “Fabiana Luzzi” giunto alla sua quarta edizione “Dolci Versi”, promosso dall’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Palma” e dal Centro Antiviolenza Fabiana.