Contromafiecorruzione di Libera arriva in Calabria per ribadire l’importanza della rete sociale contro la ‘ndrangheta e per porre al centro alcune questioni. Tre giorni di riflessione, incontri, lavori di gruppo per una nuova proposta di rinnovamento dei percorsi, dei linguaggi e degli strumenti legislativi nella lotta alle mafie e alla corruzione.  Appuntamento da venerdì 18 ottobre a domenica 20 alla Scuola di Polizia di Vibo Valentia.

«Contromafiecorruzione in Calabria- si legge in una nota di Libera - nasce dall'esigenza di accendere i riflettori e denunciare la potenza criminale ed economica della 'ndrangheta capace di affrontare le sfide e i cambiamenti imposti dalla modernità globale rimanendo uguale a se stessa, una organizzazione criminale che nel contempo  ha mantenuto forti radici nel territorio d’origine che, secondo alcune importanti inchieste più o meno recenti, rimane "cuore pulsante" o "roccaforte" del suo potere. Sbaglia però- continua Libera - chi pensa che la Calabria sia una terra immobile, dominata solo dall’oppressiva presenza della ‘ndrangheta, dal fatalismo e dal familismo amorale. La storia è piena di esempi concreti di donne e uomini che, anche a costo della loro vita, hanno lottato e tentano di renderla un posto migliore».

«Contromafiecorruzione in Calabria nasce anche e soprattutto realizzare un momento di confronto e dialogo che parli all’intero Paese per raccontare le cose positive che vengono realizzate, analizzando i problemi che persistono e, più in generale, per rimettere al centro dell’azione politica e sociale il tema del contrasto alle mafie e alla corruzione», si legge ancora.

Tre giorni con la partecipazione di magistrati, giornalisti, rappresentanti delle Istituzioni, mondo dell'associazionismo e della chiesa, sindacati con inizio dei lavori venerdì 18 ottobre nel pomeriggio con interventi di apertura di Luigi Ciotti mentre sabato 19 ottobre e domenica 20 si svolgeranno panel di approfondimento su cinque temi: per una contronarrazione della Calabria: il ruolo dell’educazione e dei movimenti; donne e ‘ndrangheta: violenza, organizzazione, ricerca di strade di liberazione; economie criminali, economie libere dalla criminalità; il ruolo della Chiesa nel contrasto alla ‘ndrangheta: da don Italo Calabrò a Papa Francesco; migrazioni, da crisi a opportunità: le porte del Mediterraneo e i “modelli” di sviluppo.

Le tre giornate rappresentano una proposta di impegno e di lavoro per tutti coloro, singoli e associati, istituzioni e associazioni non si rassegnano allo strapotere della criminalità mafiosa e della corruttela, ma cercano ogni giorno, spesso lontano dalla ribalta, di porre un argine civile e democratico alla barbarie e alla violenza. Contromafiecorruzione, oltre ad essere un luogo e uno spazio, è anche un tempo: quello della riflessione sul contesto attuale che vede in crisi il tradizionale welfare, rende inesigibili i diritti sanciti dalla Costituzione e alimenta con la cultura dell’illegalità il peso dell’ipoteca esercitata da mafie e corruzione sulla nostra democrazia. Contromafiecorruzione in Calabria, per approfondire la situazione attuale del territorio e avere maggiori strumenti di azione.