«In questi giorni in cui tutti accendono luci, accendono luminarie, non dobbiamo dimenticarci delle cose essenziali». Con queste parole, padre Domenico Crupi dell’Ordine dei Minimi, ha cristallizzato il senso dell’iniziativa che, nella giornata mondiale dedicata ai diritti umani, organizzata su impulso dell’associazione Fidapa, ha visto centinaia di cittadini paolani prendere parte ad una fiaccolata dinnanzi al presepe allestito in Piazza del Popolo.

Alle spalle del celebre Arco di San Francesco, la natività riprodotta dai maestri presepisti, è divenuta lo sfondo per celebrare una tematica che l’attualità sta riproponendo con preoccupanti tonalità, date le situazioni di squilibrio geopolitico in atto su vaste porzioni del pianeta. Dall’Ucraina alla Palestina, passando per tragedie dei migranti e lo sfruttamento del lavoro (soprattutto minorile), diversi sono gli scenari che vedono i diritti umani calpestati, violati irragionevolmente nel nome di una sicurezza che è tale solo per chi continua ad aggredire.

«Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti». Prendendo spunto dall’incipit del primo articolo della Dichiarazione Universale dei diritti umani, la sezione paolana dell’associazione Fidapa ha messo in atto una fiaccolata, che solo le bizze del meteo non hanno consentito di svolgersi secondo programma, ovvero in corteo per le strade del centro urbano, inducendo a scegliere per una più cauta e raccolta cerimonia ai piedi della Natività, dove oltre a tanti cittadini, anche l’amministrazione comunale ha presenziato con i suoi esponenti più rappresentativi, anche perché - successivamente - l’intero centro urbano è stato sorpreso dalla prima accensione delle luminarie natalizie, un evento che la comunità attendeva e che è stato accolto con grande entusiasmo.

«La Fidapa ha una storia su questo argomento - ha spiegato la neo presidente della sezione paolana, Laura Aloise - già nel 2017 abbiamo iniziato il nostro lavoro per l'affermazione della pace, della solidarietà, del rispetto di tutto ciò che ruota intorno ai diritti umani, con la celebrazione del tema internazionale partecipato da Assisi Pax International e Padre Polidoro. Per proseguire poi con la piantumazione di un albero di ulivo per lasciare il segno. Ed oggi siamo qui perché vogliamo che in questo momento storico i diritti umani siano messi al primo posto. Non c'è niente di più importante per arrivare ad ottenere la pace, prima interiore e poi con tutti coloro che ci circondano. Dobbiamo volerci più bene e fare più bene».