Oltre 200 ospiti, 30 produttori e 36 etichette da tutta la regione. Sono i numeri dell’evento di presentazione della Guida extravergini di Slow food che si è tenuta nel fine settimana a Calopezzati, nel Cosentino. Una giornata di festa, tra piatti tipici della tradizione culinaria calabrese, incontri con i produttori e grandi oli di qualità provenienti da tutta la Calabria.

La kermesse è stata inserita dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonello Edoardo Giudiceandrea nell’ambito delle iniziative per rivitalizzare e rivalorizzare il borgo.

La giornata si è aperta con il laboratorio dedicato agli alunni delle scuole elementari dell’istituto comprensivo di Mandatoriccio che con grande entusiasmo si sono avvicinati al mondo dell’olio di qualità, grazie alla maestria dell’assaggiatore Guglielmo Gigliotti. I bambini hanno poi realizzato dei disegni in 3D sul tema dell’olivicoltura. Di seguito si sono aperti i banchi di assaggio e tutti gli ospiti hanno potuto gustare gli oli presenti.

In contemporanea, sotto il vigile sguardo del capo panel Pino Giordano i migliori oli calabresi della guida Slow food di quest’anno si sono sfidati nella “disfida olearia”, in cui i produttori con campioni anonimi hanno giudicato loro stessi. A vincere quest’anno è stata l’azienda agricola dei fratelli Renzo di Corigliano Rossano; secondi classificato il Frantoio Torchia di Catanzaro; terza l’azienda agricola Pasquale Labonia di Caloveto.

Successivamente è stato aperto il momento conviviale in cui sono stati presentati i piatti del territorio, utilizzando il fagiolo poverello del Pollino, i piselli fulminanti di Montegiordano, il grano grattato, salumi e formaggi, il tutto accompagnato dal pane di Cerchiara e dagli oli extravergine presenti alla rassegna.

Non poteva mancare la musica e le note dell’organetto e della fisarmonica con in chiusura i classici “scoratedd’” preparati da alcune signore calopezzatesi.

L’evento è stato contrassegnato anche da momenti formativi e tecnici con il responsabile dei presidi Slow food Calabria, Alberto Carpino ed il responsabile della Guida extravergini Slow Food, Pino Giordano.

A chiudere la kermesse Michelangelo D’Ambrosio, portavoce Comitato esecutivo regionale di Slow Food che ha evidenziato gli sforzi profusi verso la sostenibilità di recupero e tutela della biodiversità che l’associazione ha intrapreso anche nella direzione dell’evento “Terra madre” che si svolgerà a settembre.