Strada statale 106, chilometro 401, direzione Taranto, seconda piazzola a destra, dopo il castello, Roseto Capo Spulico. Una lapide ricorda Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza che perse la vita, travolto da un camion, la sera del 18 novembre del 1989.

 

Una lapide, oggi, circondata da una vera e propria discarica a cielo aperto, figlia dall’inciviltà di molti, che oltre a provocare le proteste di quanti ancora ricordano il centrocampista al centro di un giallo che dura da oltre un quarto di secolo, genera seri pericoli alla circolazione. Questa mattina, nel corso di un’intervista sulle infrastrutture calabresi, realizzata per “I fatti in diretta”, trasmissione di LaC, canale 19 del digitale terrestre, la redazione del programma ha intervistato il capo compartimento Anas Vincenzo Marzi, al quale sono state mostrate le immagini - scattate dall’associazione “Verità per Denis” - delle condizioni in cui versano i luoghi in cui perse la vita Bergamini ed in cui sorge l’icona in sua memoria.

 

Il capo compartimento Anas, sorpreso e colpito dalle foto, porgendo le sue scuse, per quanto verificatosi fino a questo momento, ha assicurato un suo intervento affinchè l’area sia prontamente ripulita e mantenuta in condizioni di assoluto decoro per il futuro.

 

Domenica prossima, Denis Bergamini avrebbe festeggiato il suo compleanno.

Ecco lo stralcio dell’intervista realizzata dalla redazione de “I fatti in diretta”. La versione integrale andrà in onda nel corso della puntata che il programma, martedì prossimo, dedicherà alle infrastrutture calabresi.