Riconoscere e contrastare i pericoli della rete per navigare in tutta sicurezza e sfruttando al meglio le infinite risorse del web. È l’essenza del progetto sviluppato a Bovalino dalle associazioni 5D e Gamma Formazione insieme a Formacenter e indirizzato a più di 300 studenti provenienti dal Liceo delle Scienze Umane e Linguistico “G. Mazzini” di Locri e dell’Istituto Comprensivo “La Cava” di Bovalino

Un progetto che ha fornito ai ragazzi un corso gratuito per acquisire le necessarie competenze per una corretta navigazione sul web e che al tempo stesso ha condotto un’indagine, per mezzo di un questionario, sul rapporto che proprio i più giovani hanno con la rete. Tra i risultati emerge l’iperconessione, cioè il bisogno di rimanere costantemente collegati a internet e ai social network, la preoccupazione circa il fenomeno del cyberbullismo e la richiesta di poter apprendere a scuola le conoscenze che altrimenti non verrebbero trasmesse.

«Dall’iperconnessione possono scaturire tutta una serie di conseguenze negative come disturbi del sonno, una distorsione rispetto a quella che è la percezione del proprio corpo, problemi di concentrazione, fino alla depressione» ha spiegato la presidente dell’Associazione 5D Alessandra Polimeno che ha aggiunto: «Abbiamo inoltre notato, dalle risposte del campione, che non c’è da parte dei genitori un atteggiamento attivo rispetto al quantitativo di ore da imporre ai ragazzi per l’utilizzo di internet, né tantomeno per accompagnare i ragazzi in questo percorso».

È stata quindi consegnata, nel corso di un incontro per discutere dei risultati emersi, una proposta progettuale indirizzata al Corecom Calabria (Comitato Regionale per le Comunicazioni) rappresentato dal vicepresidente Mario Mazza e alla Regione, rappresentata dall’assessore regionale Giovanni Calabrese. La proposta ha il fine di strutturare un percorso con le scuole secondarie di primo grado per far conseguire ai ragazzi un certificato di “Navigatore Consapevole”.

«È bene che si parta dal basso - ha commentato l’assessore regionale Giovanni Calabrese - e quindi dagli studi che fanno le associazioni sui territori e nelle scuole. Quello della rete è uno strumento utilizzato a volte in modo improprio, ma oggi raccogliamo assolutamente questo studio importante fatto da queste associazioni per cercare di portare nelle sedi istituzionali un confronto con l’intento di trovare i correttivi che oggi servono per l’utilizzo della rete».

Una proposta progettuale accolta positivamente anche del vicepresidente del Corecom Mario Mazza: «È importante che queste tematiche vengano affrontate a scuola, così come all’interno dei convegni e tramite iniziative pubbliche. Noi come Corecom ci stiamo impegnando per promuovere progetti di sensibilizzazione e di controllo di questi fenomeni per divulgare il più possibile una maggiore consapevolezza dell’utilizzo della rete; sensibilizzazione che deve riguardare tanto i giovani quanto i loro genitori».

All’incontro moderato dalla giornalista Maria Teresa Ripolo hanno preso parte - oltre ai già citati Alessandra Polimeno, Giovanni Calabrese e Mario Mazza - il presidente di Formacenter Vincenzo Schirripa; Francesco Perrone, presidente dell’Associazione Gamma Formazione;  Cinzia Cataldo, vicesindaco di Bovalino; Bruno Federico, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Bovalino; Rosalba Zurzolo, dirigente dell’Istituto Comprensivo “La Cava” di Bovalino e Francesco Sacco, dirigente del Liceo delle Scienze Umane e Linguistico “G. Mazzini” di Locri.