I due monumenti al centro dell’iniziativa che ha coinvolto anche le scuole. Intanto i commissari alla guida del Comune hanno richiesto fondi per 900mila euro per i primi interventi
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«Il Castello aragonese e la Torre di Paolo Emilio di Belvedere Marittimo sono nel degrado ed a rischio crollo, occorre intervenire con urgenza». È l'allarme lanciato da Legambiente nell'ambito della campagna Salvalarte, giunta alla 25esima edizione, diretta a far conoscere e comprendere il valore e la storia di quelli che sono veri e propri tesori, spesso poco conosciuti, segnalarne la necessità di recupero e di restauro e denunciarne l'eventuale stato di abbandono e degrado. L'iniziativa, organizzata dal circolo Legambiente Riviera dei Cedri, si è svolta nella sede del liceo Tommaso Campanella, nella suggestiva cornice del borgo di Belvedere marittimo, alla presenza di centinaia tra studenti, docenti e cittadini per portare l'attenzione sulla necessità di restauro, ai fini di una corretta fruizione, del Castello aragonese e della Torre di Paolo Emilio.
«Cultura ed ambiente - ha dichiarato Anna Parretta- sono strettamente correlati e con questa consapevolezza dobbiamo lavorare attivando energie e creando sinergie per reperire risorse, umane e finanziarie e per connettere il nostro passato con il futuro della regione. È essenziale preservare e proteggere le vestigia di un glorioso passato nel quale affondano la nostra storia e la nostra cultura di calabresi e che firma la nostra identità. Abbiamo la profonda convinzione che, soprattutto in Calabria, il grande patrimonio archeologico, artistico e culturale, troppo spesso poco noto e non valorizzato, possa costruire uno sviluppo economico, a partire dal settore turistico, reale, duraturo ed ambientalmente sostenibile».
«È importante - dichiara Carlo Gaglianone- e non è un caso, che l'iniziativa regionale sia stata fatta a Belvedere Marittimo, perché i beni da tutelare, come il Castello Aragonese e la Torre di Paolo Emilio sono in completo degrado e rischio crollo. La commissaria prefettizia del Comune di Belvedere ha comunicato di avere inoltrato richiesta di finanziamento per circa 900.000,00 euro per realizzare la prima parte del restauro e piena disponibilità è stata manifestata da Fabrizio Sudano, soprintendente della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e paesaggio per la provincia di Cosenza».