Parla il direttore regionale Gianni Romeo: «Arriviamo in ogni angolo grazie al lavoro di seicento associazioni». A Castrovillari sabato scorso donate 7 tonnellate di alimenti
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Castrovillari ha risposto “presente” all’ultima, la 28esima, Giornata nazionale della Colletta alimentare che si è tenuta nei giorni scorsi . Raccogliendo l’invito di Papa Francesco – «Quando il cibo viene condiviso in modo equo, con solidarietà, nessuno è privo del necessario, ogni comunità può andare incontro ai bisogni dei più poveri» -, la città ai piedi del Pollino ha fattivamente dato esempio di rispetto e attenzione per i concittadini più in difficoltà.
La sensibilità profonda della città si è manifestata attraverso la donazione di alimenti che, per tramite delle diverse associazioni di volontariato operanti sul territorio, saranno destinati alle famiglie maggiormente in stato di bisogno.
Una attività quella della Colletta alimentare che premia il concetto della condivisione, libera e scevra da ogni qualsivoglia strumentalizzazione, primeggiando su tutto e su tutti, nel rispetto dell’essere umano tutelandone la dignità, soprattutto la sofferenza per lo stato di bisogno. Molto importante il ruolo delle associazioni, delle istituzioni, delle parrocchie, delle scuole, che, in rete, penetrano nel sociale e, attraverso le proprie peculiari attività, riescono a mappare le diverse esigenze.
A Castrovillari raccolte 7 tonnellate di cibo
Diversi volontari appartenenti ad enti e ad associazioni della città del Pollino, operanti nel terzo settore, hanno presenziato dinanzi i supermercati cittadini sensibilizzando coloro i quali provvedevano per le esigenze familiari. In tanti, all’uscita dei supermercati, hanno di fatto creato “rete” donando quanto nelle proprie possibilità.
Il risultato acquisito ha sorpreso anche i partecipanti, gli oltre 7.000 chilogrammi di alimenti a lunga conservazione sono il giusto termometro del rispetto umano che aleggia in città. Alla raccolta “diretta” di 6.000 chilogrammi ottenuta dinanzi ai supermercati si sono aggiunti altri 1.000 circa grazie alle scuole cittadine che hanno inteso collaborare.
Un movimento di condivisione che, attraverso i volontari (giovani e meno giovani) degli enti Casa Betania”, C.A.V., A.V.S.I., Solidarietà e Partecipazione, A.N.A.S., oltre a quelli delle parrocchie di San Girolamo, San Francesco di Paola, di Auxilium Cristianorum, la Parrocchia di San Basilio il Grande di Ejanina di Frascineto.
Le parole del direttore del Banco alimentare della Calabria
Importante e fondamentale l’opera di coordinamento dell'associazione Banco Alimentare della Calabria, per come anche evidenziato ai microfoni del nostro network dal direttore generale Gianni Romeo: «Come in tutta la Calabria, anche a Castrovillari l'abbiamo organizzata con persone amiche nostre». Una raccolta nell’intera regione che aiuta tantissime famiglie: «Effettivamente aiutiamo gli enti che si occupano delle persone – ci spiega Romeo -, non aiutiamo le persone direttamente, come eccezione. I beni li consegniamo a tutti quegli enti (mense per i poveri, comunità di accoglienza, centri per i migrati, sezioni di Croce Rossa, parrocchie e via discorrendo) che operano direttamente. Noi dobbiamo aiutare loro perché operiamo secondo il cosiddetto principio di sussidiarietà. Grazie alla collaborazione con questi enti svolgiamo un lavoro importante in tutta la regione, coprendo in maniera capillare tutte le province».
«Le associazioni su cui facciamo affidamento sono circa 600 diffuse su tutto il territorio regionale – continua il direttore del Banco regionale evidenziando l’area di intervento - a partire dall'estremo sud, Locri, Ardore, Roccella, fino ad arrivare a Tortora e anche oltre, perché abbiamo tre paesini, tre realtà anche di Matera. Quindi il nostro è un lavoro che grazie a questi enti raggiunge comunque grossomodo 140.000 persone circa».
Nel chiacchierare con il direttore Romeo è straordinariamente facile cogliere l’entusiasmo e il coinvolgimento personale, conseguenziale porgli la domanda “quanto è bello fare questo lavoro?” «Parla con uno che ne ha un fatto uno scopo di vita – ci confida -, ho iniziato da giovanissimo coinvolgendomi in una casa-famiglia di bambini. Credo che questi impegni intanto realizzino la persona, non sono impegni fatti con pietismo, con buonismo, ma servono innanzitutto a chi le fa a renderlo più realizzato e più grande. Poi chiaramente c'è sempre una ricaduta sugli altri, inevitabile».
In un certo qual senso, forse forzando il vocabolo, il volontario è un egoista: «Se si riflettesse un attimo, quando noi ci sentiamo realizzati, felici, se non quando facciamo qualcosa per gli altri? Anche in famiglia è così, quando tu fai un regalo a tuo figlio, a tua moglie. La cosa più bella è sempre da uscire da sé stessi, dice Papa Francesco, facendolo si trova la vera gioia. Per noi tutto questo ha un senso, le cose che facciamo - conclude il direttore Romeo – ci aiutano a uscire da noi stessi».
Intanto, per quanto raccolto, già da lunedì il Banco Alimentare della Calabria inizierà sul territorio la distribuzione di tutti i beni.