Superato il primo step al Senato, il testo del Ddl Calderoli sull’Autonomia Differenziata passa adesso all’approvazione della Camera dove il Governo può contare su una solida maggioranza. Al netto del dibattito politico, ed anche del duro intervento dell'Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Giovanni Checchinato, ascoltando la voce di alcuni passanti nel centro del capoluogo bruzio, la sensazione è che vi sia una diffusa contrarietà alla riforma ma anche una scarsa conoscenza dei contenuti della riforma stessa, segnale questo di un generale disinteresse rispetto all’assunzione di provvedimenti che finiranno inevitabilmente, se e quando entreranno in vigore, col condizionare la vita dei cittadini.

«Dovremmo fare la rivoluzione»

I pareri sono variegati: «Autonomia differenziata? Cioè la raccolta?. Siamo messi bene, mi sembra. Io la differenziata la faccio sempre», commenta una delle persone intercettate, forse colta di sorpresa dalla presenza in strada di una nostra troupe. Il pericolo di un Mezzogiorno penalizzato è il timore più nitido che emerge dal campione: «È una bella fregatura per le regioni meridionali e sarà uno sconquasso per le casse dello Stato» risponde un altro. Qualcuno se la prende con i parlamentari calabresi, altri invocano la rivoluzione. «Ma dovremmo andare prima in Francia, così ce la insegnano». Nel video di copertina tutte le interviste.