È considerato il capolavoro del Battistello, l’allievo di Caravaggio che meglio seppe interpretare il suo realismo spirituale. Il dipinto che raffigura la Madonna di Ognissanti, realizzato per la chiesa Matrice di Stilo, è finalmente tornato in duomo ad impreziosire l’altare maggiore offrendo ai fedeli e agli appassionati d’arte l’opportunità di ammirare la sua bellezza e il suo valore storico. La tela è opera di Giovan Battista Caracciolo, pittore protagonista del primo Seicento napoletano, seguace di Caravaggio. Alla celebrazione per il riposizionamento del quadro hanno partecipato diverse autorità locali e rappresentanti delle istituzioni coinvolte nel restauro come Giuseppe Mantella. «È una pala che rappresenta tantissimo nella storia dell’arte dei primi anni del ‘600 – ha spiegato – ha avuto diverse vicissitudini, compreso un furto negli anni ’70. Finalmente dopo l’apertura del duomo, ora può essere fruita da fedeli e turisti».

La Madonna di Ognissanti, realizzata per la chiesa matrice di Stilo tra il 1618 e il 1619 su commissione del medico Tiberio Carnevale, è costituita dalla complessa rappresentazione dell’immagine del “Paradiso” con i protagonisti disposti su più registri. Il ritorno del quadro in duomo rappresenta non solo un evento artistico di grande rilevanza, ma anche un momento di rinascita culturale per la comunità stilese. «Il Battistello è un pittore forse oggi poco noto – spiega Sante Guido, dell’Università di Roma Tre - ma fu il più importante pittore napoletano che imparò da Caravaggio un nuovo stile pittorico, e proseguì lo stile di Caravaggio a Napoli. Un pittore di spessore che ha qui in questa opera il suo capolavoro assoluto». Presente alla cerimonia anche il vescovo della diocesi di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva. «È una tela che parla da sé – ha detto - una tela che splende nel suo luogo naturale, grazie a tutti coloro che hanno fatto di tutto sia nel restauro della chiesa che di questa meravigliosa opera».