La Calabria non ha solo una questione criminale da sradicare, ma è anche una perenne questione sociale che bisogna finalmente risolvere. È lo Stato ricomincia da San Luca, dove è stata festa grande per la riconsegna alla comunità di un capo sportivo riammodernato e con l’erba naturale. Un simbolo, se si vuole, ma pur sempre un investimento di 800 mila euro, al cui taglio del nastro non sono voluti mancare il sottosegretario Maria Elena Boschi e il vice presidente del Csm Giovanni Legnini.

 

Un doppio evento, prima l’incontro nella scuola e poi la sfida sul manto erboso, che ha dato a San Luca una ribalta nazionale per fatti positivi, che ne offrono un volto diverso dal solito. La partita tra la nazionale dei magistrati e quella dei cantanti e attori è stata la parentesi dell’entusiasmo, in una mattinata però servita soprattutto a dire che anche nel cuore dell’Aspromonte, in questa che è anche terra di clan e faide, può esserci un percorso di riscatto.

 

Quando cittadini e stato fanno la loro parte. E se per la cronaca va detto che alla fine la partita l’hanno vinta gli artisti per 4-3, non c’è dubbio che la vittoria più importante la portano a casa i servitori dello stato. Per un giorno in divisa sportiva ed applauditi, per un riscatto a cui san luca può credere davvero.   

 

Agostino Pantano

 

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