VIDEO | Nell'Istituto di istruzione superiore Todaro-Cosentino l'evento con il presidente Nicola Stilla: «Scrittura tattile determinante per l'integrazione»
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La città di Rende ha ospitato l’evento principale della 17ma Giornata Nazionale del Braille istituita per celebrare anche in Italia, l'importanza e la storia del sistema di scrittura tattile, inventato appunto da Louis Braille nel 1829, che ha rivoluzionato l'accesso all'alfabetizzazione per le persone non vedenti e ipovedenti e che, quasi due secoli più tardi, continua ad essere uno strumento fondamentale per l'educazione e l'indipendenza di milioni di persone in tutto il mondo.
Seminario per l'innovazione
Nell'Istituto di istruzione superiore Todaro-Cosentino, si è svolto un seminario dal titolo Il Codice Braille: tradizione, innovazione e versatilità, rivolto ad insegnanti, educatori e studenti al quale ha partecipato, tra gli altri il presidente nazionale del Club Italiano del Braille, Nicola Stilla, peraltro originario di Altomonte, nel cosentino. Perse la vista all'età di soli nove anni a causa di un glaucoma. «Il Braille non è affatto vetusto o superato – ha detto a margine dell'iniziativa - Al contrario, si è adeguato alla nuova tecnologia, si è integrato con i più innovativi congegni, consentendo ai soggetti con disabilità visiva di poter accedere pure alla rete, impiegando appositi display. Il Braille dunque è vivo e continua ad assicurare freschezza, versatilità e universalità».
L'importanza dell'insegnamento
Tra i partecipanti alla manifestazione anche i tirocinanti dei corsi di specializzazione in attività di sostegno dell'Università della Calabria. «L'acquisizione della conoscenza del Braille è fondamentale tra gli insegnanti – ha affermato ancora Stilla – per promuovere una piena integrazione degli alunni non vedenti. Oggi registriamo differenze di approccio non tanto tra Nord e Sud, ma che dipendono dalla volontà, dalla sensibilità, dalla preparazione e dalla competenza degli insegnanti. Secondo noi l'efficacia dell'introduzione del sistema Braille tra i banchi di scuola non deve dipendere dalla volontà del singolo, ma da una impostazione generale della scuola italiana».
Dibattito partecipato
Al dibattito sono intervenuti inoltre, in rappresentanza dell'UICI – l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, il presidente nazionale Mario Barbuto, i presidenti della Calabria e di Cosenza Pietro Testa e Franco Motta, i consiglieri nazionali Luciana Loprete e Annamaria Palummo. Da remoto ha portato un saluto la vicepresidente regionale ed assessore all'istruzione Giusi Princi. Tra i relatori del seminario anche Antonella Valenti, docente ordinario di pedagogia speciale all'Unical.