VIDEO | Ospite del format “A tu per tu” targato Il Reggino, la presidente Michela Calabrò si è soffermata sul bisogno di ascolto che registra sul territorio: «Ancora c’è molta solitudine ma cresce la consapevolezza di poter chiedere aiuto»
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«Nati nel 2009, in questi 15 anni siamo riusciti a costruire una comunità, a creare sinergie a livello locale e nazionale con gli altri comitati d’Italia e altri territori. Da queste collaborazioni sono nate altrettante cose belle». La presidente di Arcigay Reggio Calabria, Michela Calabrò, ospite della nuova puntata di A tu per tu negli studi del Reggino.it, racconta l’impegno che anima l’associazione che a livello nazionale quest’anno compirà 40 anni. Le varie attività sono promosse a beneficio della comunità Lgbtqia+ ma in un’ottica complessiva per l’intero territorio. Quando crescono i diritti, il beneficio è collettivo.
«Il nostro comitato lavora a carattere metropolitano, proprio con l’intento di raggiungere anche le aree più interne e spesso più isolate e attuare anche lì la nostra mission di sensibilizzazione e di erogazione di servizi. Questo infatti lo scatto che ormai abbiamo compiuto, strutturandoci anche per potere accogliere e accompagnare le persone che si rivolgono a noi».
Il fronte della sensibilizzazione e quello dei servizi. Il Gay pride, che nel 2024 ha compiuto dieci anni a Reggio, e il Centro contro le discriminazioni Lgbt+ Calabria, con sede nel bene confiscato Arci – Samarcanda a Reggio e che da due anno offre servizi di orientamento ai servizi territoriali e supporto sul fronte sanitario, psicologico e legale.
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